l'Astrofilo maggio 2013

29 SUPERNOVAE MAGGIO 2013 ASTROFILO l’ inisupernovae lie spettrofotometriche riscontrate in alcune decine di esplosioni di tipo Ia sono da attri- buire al fatto che appartengo a un tipo di supernova totalmente nuovo, rimasto fi- nora indistinto e originato da un meccani- smo parzialmente diverso. Foley e il suo team hanno concentrato l'at- tenzione su 25 casi di supernovae insolita- mente deboli, apparse fra il 2002 e il 2012, tutte somiglianti a quello che viene consi- derato il prototipo della nuova classe, la SN 2002cx. La loro principale peculiarità è quella di raggiungere una magnitudine as- soluta che è pari ad appena l'1% di quella dei tipici eventi Ia (50 milioni di volte la lu- minosità del Sole, anziché 5 miliardi di volte), pur palesando curve di luce compa- rabili nella forma a quelle di tipo Ia e per tale motivo denominate “ Iax ”. Una lumino- sità tanto inferiore comporta che anche du- rante il picco sia difficile registrarne la presenza oltre una determinata distanza e quelle che vanno perse sono veramente tante se, come ipotizza Foley, il numero delle Iax è vicino a 1/3 di quello delle Ia . Curiosamente, nessuna delle Iax analizzate appartiene a galassie ellittiche, sono infatti apparse tutte in galassie spirali, il che sug- gerisce che preferiscono frequentare am- bienti ancora dinamici dal punto di vista della formazione stellare. Sulla base dei dati osservativi raccolti, i ricercatori sono giunti alla conclusione che lo scenario più verosi- mile che porta all'esplosione di una SN Iax è quello in cui una nana bianca strappa ma- teria da una stella compagna sufficiente- mente evoluta da avere in superficie grandi quantità di elio. Risucchiato gradualmente verso la superficie della nana bianca, l'elio si accumulerebbe in punti specifici, dove oltre una certa soglia di pressione e tempe- ratura finirebbe coll'innescare la fusione in U na minisuper- nova si forma in un sistema come quello qui raffigurato: una stella blu evoluta e molto calda trasferisce elio su una nana bianca attraverso un disco di accresci- mento. Raggiunti determinati limiti di pressione e temperatura, la nana esplode sen- za andare però completamente distrutta, cosa che invece avvie- ne nelle superno- vae Ia . [Christine Pulliam (CfA)]

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