l'Astrofilo maggio 2013

CORPI MINORI ASTROFILO l’ ziato a scoprire oggetti simili associati ad altri pianeti, inclusi quelli del sistema solare interno, la loro esistenza ha assunto via via una diversa connotazione. In aggiunta agli attuali 3000 e passa asteroidi vincolati nei punti lagrangiani gioviani, sappiamo infatti che esiste anche un quasi-satellite tempora- neo di Venere, tre piccoli asteroidi legati alla Terra (un horseshoe, un quasi-satellite e un troiano temporanei), quattro troiani stabili sull'orbita di Marte e almeno 9 tro- iani associati a Nettuno. Questi ultimi sono, secondo gli astronomi, i rappresentanti più luminosi di una stermi- nata popolazione che potrebbe essere più nu- merosa di quella dei tro- iani di Giove. Gli unici pianeti a risultare privi di qualunque tipo di oggetto coorbitale (ca- tegoria che non include i satelliti permanenti) sono pertanto Mercu- rio, Saturno e Urano. Il primo non fa testo per via delle sue piccole di- mensioni e per la sua posizione. Il fatto che gli altri due manchino di coorbitali era finora stato interpretato come conseguenza delle mi- grazioni planetarie ve- rificatesi nel nostro si- stema solare nelle fasi conclusive della sua na- scita. In quello scenario, per vari aspetti ancora alquanto controverso, i pianeti giganti si allon- tanarono fra loro, con Giove che si avvicinò al Sole, mentre Saturno, Urano e Nettuno se ne allontanarono. Le per- turbazioni gravitazio- nali generate da quegli spostamenti causarono un vero marasma fra i corpi minori del siste- ma solare e portarono alla dispersione degli oggetti coorbitali dei pianeti più vicini a Giove. Teorie negazioni- ste della migrazione sostengono al contra- rio che tutti i pianeti possono aver con- servato dei troiani. Se così fosse, perché Saturno e Urano, pia- neti con distanze eliocentriche e diametri intermedi fra quelli dello stesso Giove e di Nettuno, non hanno troiani? Che Saturno ne sia realmente privo sembra una certezza, ma che lo sia anche il secondo è recentemente stato confutato dai risultati di una campagna osservativa condotta sui Q uesto dia- gramma illu- stra efficacemen- te le orbite degli asteroidi che ap- partengono alla popolazione dei centauri. Come si nota facilmente, sono pressoché tutte comprese fra quelle di Net- tuno e di Giove (sopra), ma se si va a considerare le loro inclina- zioni rispetto al piano delle orbite dei pianeti qui in- dicati si nota una rilevante disper- sione, caratteri- stica tipica di quella popola- zione. [Nick An- thony Fiorenza]

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