l'Astrofilo maggio 2013
STELLE ASTROFILO l’ Ruotando entrambe attorno al comune baricentro, spostano continuamente il cen- tro fotometrico (in strumenti che, come WISE, non riescono a separarle) e ciò po- trebbe in teoria aver introdotto degli er- rori nella misura della parallasse (oltre che del moto proprio). In realtà ciò non è avve- nuto, almeno non sensibilmente, perché le due nane, che di- stano fra loro 3 unità astronomiche (corri- spondenti a 1,5 arco- secondi per l'osser- vatore terrestre), completano una rivo- luzione in circa 25 anni, quindi in un lasso di tempo molto più lungo della base semestrale entro la quale la parallasse viene calcolata. L'entrata in scena di queste due nuove vi- cine del Sole ha im- portanti e più o me- no dirette ricadute sia sullo studio delle nane brune nel loro insieme, sia sull'analisi delle atmosfere pla- netarie dei giganti gassosi che apparten- gono a sistemi extrasolari. WISE J1049 permetterà infatti agli astronomi di esami- nare con elevato dettaglio spettroscopico due atmosfere del tutto simili a quelle dei grandi pianeti in orbita attorno ad altre stelle, con il vantaggio di non avere il di- sturbo arrecato dalla luce stellare, che quasi sempre impedisce di andare al di là della semplice scoperta del pianeta. L'estrema vi- cinanza di WISE J1049 rende inoltre ogni ri- cerca svolta in quell'ambito decisamente più agevole che in precedenza e l'osservazione diretta delle due nane potrebbe portare alla Q uesto dia- gramma mo- stra la distribu- zione dei sistemi stellari più pros- simi al Sole, in proiezione sul piano del nostro sistema solare. Si noti come WISE J1049 si trovi ad appena 2 anni luce da Alfa Cen- tauri. [Janella Williams, Penn State University] scoperta di eventuali pianeti in orbita at- torno a esse, attraverso la misurazione nel tempo delle velocità radiali delle nane stesse (ovviamente al netto del moto proprio del sistema e dei moti reciproci delle due nane). È estremamente improbabile che un even- tuale pianeta di quel sistema possa offrire un habitat adatto alla vita come noi la cono- sciamo, per un periodo sufficientemente lungo affinché abbia un minimo sviluppo, ma l'idea di poter avere anche una remota chance a così breve distanza da casa è affa- scinante. I risultati del lavoro di Luhman sono stati pubblicati il 10 aprile scorso su The Astrophysical Journal Letters . n
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy MjYyMDU=