l'Astrofilo maggio 2012

PLANETOLOGIA ASTROFILO l’ della stessa Terra. La spinta impres- sa sul vento so- lare dall'espan- sione del fronte d'urto è tale che il flusso di parti- celle in arrivo vie- ne abbondante- mente deviato, quando non ad- dirittura risospinto verso il Sole, anche se per brevissimi periodi. Questo tipo di eventi esplosivi che coinvolgono plasma solare e magnetosfera terrestre furono scoperti alla metà degli anni '80 tramite i satelliti AMPTE (Active Magnetospheric Particle Tracer Explorers) e ISEE (International Sun/Earth Explorer, uno della serie), e dopo qual- che anno si iniziò a chia- marli Hot Flow Anoma- lies (in breve, HFAs). Quello che può sembrare un fenomeno esotico, in realtà avviene in media una volta al giorno sopra le nostre teste, a oltre 40mila km di altezza, e si esaurisce nel giro di pochi minuti. Dopo essere stati scoperti nella magnetosfera terre- stre, gli HFAs sono stati visti anche in quella di Sa- turno e, con minore cer- tezza, in quella di Marte (che è molto più debole). I n questo schema vediamo come la Terra, dotata a dif- ferenza di Venere di una magneto- sfera, riesca a te- nere a distanza il vento solare. Ciò impedisce che il ve- rificarsi del fenome- no HFA possa ave- re pesanti ripercus- sioni sulla nostra ionosfera. [ESA] L e anomalie da flusso caldo (HFA) producono dei vuoti che ti- rano verso l’ester- no regioni dell’at- mosfera venusia- na e questa azio- ne deforma pro- porzionalmente il fronte d’urto cre- ato dal vento so- lare, obbligando quest’ultimo ad aggirare l’osta- colo prima di pro- seguire la sua corsa. [NASA/Col- linson]

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