l'Astrofilo maggio 2012

GALASSIE ASTROFILO l’ Terra, quello posto al centro della nostra galassia. È vero che questo non sta attual- mente attraversando una fase AGN, ma in scala più modesta nei suoi dintorni può co- munque esserci traccia di fenomeni che se portati all’eccesso sono in grado di pro- durre l’oscuramento osservato nel centro di altre galassie. Una traccia interessante è si- curamente quella rappresentata da due di- schi composti da circa 80 giovani stelle, scoperti a distanze inferiori a 0,5 parsec (1 pc = 3,26 anni luce) dal buco nero centrale. Come possono essersi formate delle stelle a così breve distanza da un’ingombrante pre- senza gravitazionale, la cui massa è stimata in 3,6 milioni di masse solari? Per trovare una risposta dobbiamo considerare che la ca- duta del materiale che sostiene il fenomeno AGN non avviene in linea retta, a causa dell’elevato momento angolare che caratte- rizza il gas in quell’ambiente estremo. Il gas, infatti, deve prima essere frenato e ciò U no dei nuclei galattici attivi (AGN) più vi- cini alla Terra è quello della gigantesca ga- lassia ellittica M87. L’azione del suo buco nero supermassiccio genera il celebre getto di parti- celle cariche che vediamo in questa immagine ripresa con l’Hubble Space Telescope. [NASA, ESA, SSC, CXC and STScI] R appresenta- zione appros- simativa di una nube di gas che entrando in or- bita attorno a un buco nero super- massiccio viene sollecitata dal forte campo gra- vitazionale, al punto che si crea- no concentrazioni di massa suffi- cienti a dar vita a nuove stelle. avviene con la creazione di un disco di accre- scimento che si dispone attorno al buco nero, e nel quale il gas, per frizione dina- mica, cede momento angolare (quindi velo- cità) al materiale più esterno, finendo così per spiraleggiare verso il bordo più interno,

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