l'Astrofilo maggio 2012

NEBULOSE ASTROFILO l’ in tal caso i loro percorsi vengono alterati a causa dell'interazione fra le loro cariche, e quell'accelerazione (perpendicolare alla tra- iettoria) causa l'emissione di radiazione. In questo caso la radiazione è a bassa energia e cade nella parte radio dello spettro elet- tromagnetico. Quel particolare tipo di radia- zione è chiamato "Bremsstrahlung" e rende le nebulose brillanti se osservate a frequenze comprese fra 100 MHz e 100 GHz. Dato che gli elettroni possono passare a qualunque di- stanza dai protoni, la Bremsstrahlung risulta ad ampio spettro continuo. Le nebulose spesso contengono anche idro- geno molecolare (H 2 ) e altre molecole in quantità minori, come ad esempio il monos- U n esempio lampante di come le nebulose appaiano mute- voli a diverse lun- ghezze d’onda ci viene offerto da RCW 120, una re- gione di idrogeno ionizzato (HII). Inizialmente so- prannominata “la bolla perfetta” ha rivelato presto ben altre forme quando ripresa con strumenti operanti in bande differenti: sopra a sinistra nel domi- nio submillime- trico con l’Ataca- ma Pathfinder Ex- periment; a de- stra nel medio infrarosso con lo Spitzer Space Te- lescope; in basso nel lontano infra- rosso con l’Her- schel Space Telescope. [ESO, NASA, ESA] sido di carbonio (CO). Queste molecole ruo- tano e vibrano collidendo con altre molecole, atomi ed elettroni, e tali vibrazioni causano l'emissione di radiazione nella parte submil- limetrica dello spettro (tipicamente attorno a 100 GHz). Poiché le molecole vibrano solo a determinate frequenze (proprio come un campanello produce sempre lo stesso suono), la loro radiazione appare nello spettro come una linea piuttosto che come un continuum. È piuttosto comune vedere che l'emissione delle molecole segue l'emissione infrarossa della polvere, poiché in realtà le molecole si formano sulla superficie dei grani di polvere. Le nebulose associate a fenomeni più ener- getici, come i residui di supernovae, possono anche avere un'emissione causata dalla pre- senza di gas caldissimo (quindi emissione nei raggi X) e di particelle relativistiche accele- rate dall'onda shock dell'esplosione (emis- sione radio di sincrotrone). A differenza dello schema colore dell'HST o di quello spesso usato per le immagini infra- rosse, quelli che rappresentano l'emissione attraverso questi ultimi meccanismi non hanno uno schema colore semistandardiz- zato. La maggior parte delle volte vengono mostrati con una scala colore dove il colore rappresenta semplicemente l'intensità del- l'emissione piuttosto che l'informazione contenuta sulla frequenza di emissione. In questo caso le immagini sono in falsi colori nel vero senso della parola! n

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