l'Astrofilo luglio-agosto 2024
LUGLIO-AGOSTO 2024 interagisse con l’atmosfera terrestre, inducendola a gonfiarsi e a frenare il moto dei satelliti della SpaceX. Problemi di questo tipo non sono fa- ASTROFILO l’ mente del surplus di energia emet- tendo fotoni a lunghezze d’onda ca- ratteristiche: nel blu l’azoto, nel ver- de l’ossigeno molecolare, nel rosso l’ossigeno atomico. Affinché una CME abbia come con- seguenza aurore particolarmente e- stese, deve originare da brillamenti solari molto potenti, tipicamente di classe X. Ma questo non basta, per- ché il flusso di plasma deve anche propagarsi esattamente in direzione della Terra, una circostanza intuibil- mente rara a verificarsi, che però in prossimità dei picchi di attività solare (il massimo di questo 25° ciclo è at- teso per il prossimo anno) diventa tutt’altro che improbabile, conside- rando l’aumento del numero di bril- lamenti solari. Quando i requisiti mi- nimi sono soddisfatti e si scatena una tempesta geomagnetica, il fascino delle aurore distrae (i non addetti ai lavori) dai potenziali pericoli che quei fenomeni comportano e che si concretizzano con danni anche rile- vanti alle nostre tecnologie e alle no- stre attività quoti- diane. Ad esempio, l’evento del 10 mag- gio scorso ha avuto un impatto pesante sulle comunicazio- ni, sul traffico ae- reo, sulle operazio- ni satellitari e sulle innumerevoli atti- vità dipendenti dai sistemi di posizio- namento globale. Poco più di due an- ni prima, nel marzo 2022, una tempesta solare molto meno violenta aveva por- tato alla distruzio- ne di 40 dei 49 sa- telliti Starlink lan- ciati in orbita bassa un giorno prima che il plasma solare D al 3 al 9 maggio 2024, il Solar Dynamics Observatory della NASA ha osservato 82 brillamenti solari degni di nota. I brillamenti provenivano principalmente da due re- gioni attive del Sole chiamate AR 3663 e AR 3664. Questo video evidenzia tutti i brillamenti classificati M5 o supe- riori, con nove classificati come brillamenti solari di classe X. Sei CME scagliate verso la Terra dalla gigantesca regio- ne AR 3664 hanno colpito il nostro pianeta il 10 maggio alle 16:45 UT, scuotendo i magnetometri di tutto il mondo e scatenando una poderosa tempesta geomagnetica. [NASA’s Goddard Space Flight Center] L ’aurora del 10 maggio 2024, foto- grafata nel sudovest della British Columbia, in Canada. [NASA/Mara Johnson-Groh]
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