l'Astrofilo luglio-agosto 2024

47 LUGLIO-AGOSTO 2024 ASTRO PUBLISHING A lcuni astronomi hanno identificato il buco nero stellare più massiccio mai scoperto nella Via Lattea, indi- viduato nei dati della missione Gaia del- l’Agenzia spaziale europea perché impone uno strano movimento “oscillante” alla stella compagna che gli orbita intorno. I dati del VLT (Very Large Telescope) dell’ESO (Osservatorio Europeo Australe) e di altri osservatori da terra sono stati utilizzati per verificare la massa del buco nero, stiman- dola a ben 33 volte quella del Sole. I buchi neri stellari si formano dal collasso di stelle massicce. Quelli finora identificati nella Via Lattea sono in media circa 10 volte più massicci del Sole. Il secondo buco nero stellare per massa conosciuto nella nostra galassia, Cygnus X-1, raggiunge solo 21 masse solari, rendendo eccezionale questa nuova osservazione di un oggetto da 33 masse solari. Sorprendentemente, il buco nero è anche vicinissimo a noi: a soli 2000 anni luce di di- stanza nella costellazione dell’Aquila, è il secondo buco nero che si conosca più vici- no alla Terra. Soprannominato Gaia BH3 o semplicemente BH3, è stato trovato mentre il gruppo di lavoro di Gaia stava rivedendo le osservazioni in vista dell’imminente rila- scio di dati. “Nessuno si aspettava di tro- vare un buco nero di massa elevata na- scosto nelle vicinanze, finora non rilevato” , afferma Pasquale Panuzzo, membro della collaborazione Gaia e astronomo dell’Os- servatorio di Parigi, parte del Centro nazio- nale francese per la ricerca scientifica (CNRS). “Questo è il tipo di scoperta che si fa una sola volta nella propria carriera.” Per confermare la scoperta, la collabora- zione Gaia ha utilizzato dati provenienti da osservatori a terra, incluso lo strumento UVES (Ultraviolet and Visual Echelle Spec- trograph) installato sul VLT dell’ESO, nel de- serto di Atacama in Cile. Queste osserva- zioni hanno rivelato proprietà chiave della stella compagna che, insieme con i dati di Gaia, hanno permesso agli astronomi di mi- surare con precisione la massa di BH3. Gli astronomi hanno trovato buchi neri al- trettanto massicci al di fuori dalla nostra galassia (usando un diverso metodo di os- servazione) e hanno teorizzato che potreb- ASTROFILO l’

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