l'Astrofilo luglio-agosto 2024
LUGLIO-AGOSTO 2024 Q uesta sequenza mostra tre vedute di uno degli oggetti più caratteristici dei nostri cieli, la Nebulosa Testa di Cavallo. La prima immagine (a sinistra), rila- sciata nel novembre 2023, è stata presa in luce visibile dal telescopio Euclid del- l’ESA, che ha contributi della NASA. La seconda immagine (al centro) mostra una veduta della nebulosa nella luce del vicino infrarosso, ripresa dal telescopio spa- ziale Hubble. L’immagine rivela un’incantevole e delicata struttura che normal- mente è oscurata dalla polvere. La terza immagine (a destra) presenta una nuova veduta della nebulosa ottenuta dallo strumento NIRCam di Webb. [NASA, ESA, CSA, Karl Misselt (University of Arizona), Alain Abergel (IAS, CNRS), Mahdi Zama- ni The Euclid Consortium, Hubble Heritage Project (STScI, AURA)] Q uesta immagine della Testa di Cavallo, ottenuta dal telescopio spaziale Webb, si concentra su una parte della “criniera” del cavallo. È stata presa con MIRI di Webb. La luce nel medio infrarosso cattura il baglio- re di sostanze come silicati polverosi e molecole simili alla fuliggine chia- mate idrocarburi policiclici aromatici. In questa immagine, il blu rappresen- ta la luce alle lunghezze d’onda di 5,6, 7,7 e 10 µm; il verde 11, 12 e 15 µm; il rosso 18, 21 e 25 µm. [NASA, ESA, CSA, Karl Misselt (University of Arizona), Alain Abergel (IAS, CNRS)] sipate, ma il pilastro sporgente è co- stituito da spessi ciuffi di materiale e quindi è più difficile da erodere. Gli astronomi stimano che alla Testa di Cavallo rimangano circa cinque mi- lioni di anni prima che anch’essa si disperda. La nuova visione di Webb si concentra sul bordo illuminato della parte superiore della caratteri- stica struttura di polvere e gas della nebulosa. La Testa di Cavallo è una nota re- gione di fotodissociazione, o PDR. In una tale regione, la luce ultravio- letta (UV) proveniente da stelle gio- vani e massicce crea un’area preva- lentemente neutra e calda di gas e polvere tra il gas completamente io- nizzato che circonda le stelle mas- sicce e le nubi in cui nascono. La radiazione UV influenza forte- mente la chimica di simili regioni e agisce come una significativa fonte di calore. Queste regioni esistono do- ve il gas interstellare è abbastanza denso da rimanere per lo più neutro, ma non abbastanza denso da impe- dire la penetrazione della luce UV proveniente da stelle massicce. La luce emessa dalle PDR fornisce uno strumento unico per studiare i pro- cessi fisici e chimici che guidano l’evoluzione della materia interstel- lare nella nostra galassia e in tutto l’universo dagli inizi della vigorosa formazione stellare fino ai giorni no- stri. A causa della sua vicinanza e del- la sua geometria quasi di taglio, la Nebulosa Testa di Cavallo è un target ideale per gli astronomi per studiare le strutture fisiche delle PDR e l’evo- luzione molecolare del gas e della polvere nei rispettivi ambienti, non- ché le regioni di transizione tra di loro. È considerata una delle migliori regioni del cielo per studiare come le radiazioni interagiscono con la materia interstellare. È grazie agli strumenti MIRI e NIR- Cam di Webb che un team interna- zionale di astronomi ha rivelato per la prima volta le strutture su piccola scala del bordo illuminato di questa nebulosa. Quando la luce UV fa eva- porare la nube di polvere, le parti- celle che la compongono vengono spazzate via e trasportate con il gas riscaldato. Webb ha rivelato una re- te di sottili strutture che tracciano questo movimento. Le osservazioni hanno inoltre permesso agli astro- nomi di studiare il modo in cui la polvere blocca ed emette luce, e di comprendere meglio la forma mul- tidimensionale della nebulosa. Pros- simamente, gli astronomi intendono studiare i dati spettroscopici ottenu- ti per trarre informazioni sull’evolu- zione delle proprietà fisiche e chimi- che del materiale osservato attraver- so la nebulosa. ! ASTROFILO l’
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