l'Astrofilo luglio-agosto 2024

25 LUGLIO-AGOSTO 2024 ASTRO PUBLISHING C onfronto tra le dimensioni dei due buchi neri fotografati dalla collaborazione EHT (Event Horizon Telescope): M87*, al centro della galassia Messier 87, e Sagittarius A* (Sgr A*), al centro della Via Lattea. L’immagine mostra la scala di Sgr A* rispetto sia a M87* che ad altri elementi del sistema solare, come le orbite di Plutone e Mercurio. Viene visualizzato anche il diametro del Sole e la posizione attuale di Voyager 1, la sonda spaziale più lontana dalla Terra. M87*, che si trova a 55 milioni di anni luce di distanza, è uno dei più grandi buchi neri che si conoscano. Mentre Sgr A*, a 27000 anni luce di distanza, ha una massa di circa quattro milioni di volte quella del Sole, M87* pesa seicento volte tanto; ma a causa delle loro di- stanze relative dalla Terra, molto diverse, entrambi i buchi neri appaiono della stessa dimensione il cielo. [EHT collab. (ack.: Lia Medeiros, xkcd)] presenti intensi campi magnetici, ciò suggerisce che questa potrebbe es- sere una caratteristica universale e forse fondamentale di questo tipo di sistemi. Una delle somiglianze tra questi due buchi neri potrebbe es- sere un getto, ma mentre ne ve- diamo uno molto evidente in M87*, non ne abbiamo ancora trovato uno in Sgr A*”. Per osservare Sgr A*, la collaborazione ha collegato otto te- lescopi sparsi in tutto il mondo per creare un telescopio virtuale delle dimensioni della Terra, l’EHT. ALMA (Atacama Large Millimeter/submilli- meter Array), di cui l’ESO è partner, e APEX (Atacama Pathfinder Expe- riment), ospitato dall’ESO, entrambi nel Cile settentrionale, facevano parte della rete che nel 2017 ha ef- fettuato le osservazioni. “Essendo il più grande e il più potente dei tele- scopi dell’EHT, ALMA ha svolto un ruolo chiave nel rendere possibile la realizzazione di questa immagine” , afferma María Díaz Trigo, dell’ESO, scienziata del programma europeo ALMA. “ALMA sta pianificando un ‘restyling estremo’, chiamato Wide- band Sensitivity Upgrade, cioè ag- giornamento della sensibilità a ban- da larga, che renderà lo strumento ancora più sensibile e ne manterrà il ruolo di attore fondamentale nelle osservazioni future con EHT di Sgr A* e di altri buchi neri.” L’EHT ha condotto diverse osserva- zioni fin dal 2017 e continua ad os- servare Sgr A* anche quest’anno. Le immagini migliorano a mano a mano che l’EHT incorpora nuovi telescopi, maggiore larghezza di banda e nuo- ve frequenze di osservazione. Le espansioni pianificate per il pros- simo decennio consentiranno di ot- tenere anche filmati ad alta fedeltà di Sgr A*, che potrebbero rivelare un getto ancora nascosto e consen- tire agli astronomi di osservare ca- ratteristiche di polarizzazione simi- li in altri buchi neri. Nel frattempo, estendere l’EHT allo spazio forni- rebbe immagini dei buchi neri an- cora più nitide di quelle attuali. ASTROFILO l’ !

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