l'Astrofilo luglio-agosto 2023

7 LUGLIO-AGOSTO 2023 ASTRO PUBLISHING ASTROFILO l’ I mmagine di Betelgeuse nell’ultra- violetto ripresa dal telescopio spa- ziale Hubble. Il punto luminoso del- l’immagine, uno dei cosiddetti punti caldi, dovrebbe essere uno dei poli della stella. [NASA/ESA] Q uanto è grande Betelgeuse ri- spetto ad altre stelle? Questo video mette a confronto alcune cele- bri stelle della nostra galassia e mo- stra quanto sia grande Betelgeuse. Il video è stato tratto dallo spettacolo del planetario The Sun — Our Living Star. [ESO/L. Calçada/M. Kornmesser] stanza della stella. Purtroppo, nono- stante Betelgeuse sottenda un an- golo di 40-50 millesimi di secondo d’arco, la complessa variabilità di questa stella rende di fatto impossi- bile calcolare con precisione la di- stanza e tutta una serie di proprietà fisiche (luminosità assoluta, raggio, massa attuale, massa iniziale, stato rotazionale interno e composizione associata), che se note potrebbero accordare con precisione osserva- zioni, dati e modelli, definendo lo stadio evolutivo attuale di Betel- geuse e quindi i tempi attesi per l’evento finale. Non essendo possi- bile caratterizzare in modo inequi- vocabile la stella, i modelli fornisco- no diversi possibili scenari, con il ri- sultato che nessun ricercatore sa con esattezza quale tipo di reazione sia attualmente in atto nel nucleo di Be- telgeuse. L’unica certezza è che la fase di fusione dell’idrogeno in elio è terminata da tempo ed è inizia- ta quella dell’elio in carbonio, do- po che la contrazione del nucleo se- guita all’esaurimento dell’idrogeno ne ha innalzato la temperatura (con conseguente espansione degli strati esterni della stella). Tutt’altro che certo è invece se la fusione dell’elio in carbonio all’interno del nucleo sia tuttora in essere, oppure se esaurito anche l’elio, e a seguito di un’ulte- riore contrazione, siano state rag- giunte le condizioni per innescare la fusione del carbonio in elementi più pesanti. Sfortunatamente, l’osserva- zione diretta di Betelgeuse non evi- denzia nulla di ciò che accade nelle profondità, perché contrariamente a quanto avviene nelle stelle simili al Sole, gli strati più esterni delle su-

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