l'Astrofilo luglio-agosto 2023

37 LUGLIO-AGOSTO 2023 lescopi di classe 8 metri, è considere- volmente più corto [f/1.2], il che gli conferisce un baricentro molto più basso, che gli consente di spostarsi rapidamente e con precisione da un’area all’altra del cielo. Tale faci- lità di movimento è essenziale per catturare eventi fugaci e transitori, come lampi di raggi gamma e lampi luminosi di supernove. Uno dei principali obiettivi scientifici di Rubin è condurre un’indagine de- cennale del cielo nel visibile, chia- mata Legacy Survey of Space and Time. Questa campagna senza pre- cedenti raccoglierà ed elaborerà, a partire dal 2025, più di 20 terabyte di dati ogni notte (e fino a 10 peta- byte all’anno per 10 anni) per pro- durre immagini composite detta- gliate del cielo australe. La velocità e il design agile del telescopio gli consentiranno di sorvegliare l’inte- ro cielo australe visibile ogni poche notti, creando essenzialmente un video time-lapse di cambiamenti su diverse scale temporali, per indivi- duare asteroidi perico- losi e molti altri feno- meni nell’universo che cambia. Nel corso di un decennio, la fotocamera LSST rileverà e acquisirà immagini di circa 30 mi- liardi di stelle, galassie, ammassi stellari e aste- roidi. “L’Osservatorio Rubin non si limiterà a scrutare l’universo e guardare in- dietro nel tempo. Avrà anche la capacità senza precedenti di studiare l’universo mentre cambia in tempo reale, di notte in notte” , ha affermato Bob Blum, direttore delle operazioni del- l’Osservatorio Vera C. Rubin con il NOIRLab di NSF, che insieme allo SLAC National Accelerator Labora- tory supporterà l’osservatorio nella sua fase operativa. La struttura del telescopio è stata fabbricata, assem- blata e testata presso lo stabilimento UTE/Asturfeito in Spagna. È stato spedito in Cile e l’installazione sul Cerro Pachón è iniziata alla fine del 2019. Questo processo ha incluso l’installazione di motori di aziona- mento e sistemi di utilità, inclusi chi- lometri di cavi, condutture e tubi flessibili che forniscono elettricità, comunicazioni, aria compressa e re- frigeranti alle diverse parti del tele- scopio e del dispositivo fotografico. Con l’hardware principale posizio- nato, il team del telescopio e del software del sito ha integrato il si- stema di controllo del software che guida il telescopio. Negli ultimi mesi, gli specialisti del- l’osservatorio hanno testato l’har- dware e il software integrati per studiare l’accuratezza con cui il tele- scopio punta e traccia. Il team Rubin Systems Engineering è stato forte- mente coinvolto in queste e altre campagne di test per garantire che il telescopio soddisfi i requisiti tec- nici e funzioni come previsto. I dati di queste campagne di test e l’Engi- neering and Facility Database hanno verificato che l’intero sistema fino ad oggi soddisfa le specifiche richie- ste. La struttura del telescopio è stata quindi dichiarata “sostanzial- mente completa”, il che consentirà a breve alla società di costruzioni UTE di consegnare ufficialmente il telescopio a Rubin e nelle prossime settimane di procedere all’accetta- zione definitiva e alla conclusione del contratto. I vertici dell’osservatorio si stanno ora preparando alla prossima gran- de fase di integrazione dei sistemi: l’installazione della cella dello spec- chio primario-terziario e dello spec- chio replica sulla struttura del tele- scopio. “È gratificante che dopo anni di du- ro lavoro da parte di così tante per- sone, abbiamo un risultato così grande da celebrare” , ha affermato Jeff Barr, Rubin Observatory Tele- scope and Site Manager. Dopo oltre un decennio di pianificazione, svi- luppo e costruzione, Rubin è sulla buona strada per offrire agli astro- nomi e al pubblico una visione prima inimmaginabile dell’universo dina- mico e mutevole. ASTROFILO l’ ! L ’Osservatorio Vera C. Rubin ha superato un’importante pietra miliare nella costruzione: la struttura del telescopio è pronta per essere equipaggiata con una replica a grandezza naturale del suo specchio di 8,4 metri, la fotocamera LSST di 3200 megapixel e altri componenti ottici critici. Questa importante pietra miliare indica che l’osservatorio è sulla buona strada per contribuire a sondare i mi- steri della materia oscura, studiare la natura fondamentale del- l’energia oscura, documentare l’universo dinamico e affrontare altre grandi sfide della cosmologia. [Rubin Observatory/AURA/DOE/NSF]

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