l'Astrofilo luglio-agosto 2023

il buco nero rispetto a quanto sia os- servabile con l’EHT. Queste nuove os- servazioni del buco nero di M87 sono state condotte nel 2018 con il GMVA, formato da 14 radiotelescopi in Eu- ropa e Nord America. Inoltre, altre due strutture sono state collegate al GMVA: il Greenland Telescope e ALMA, di cui l’ESO è partner. ALMA è costituito da 66 antenne ubicate nel deserto cileno di Atacama e ha svolto un ruolo chiave in queste os- servazioni. I dati raccolti da questi telescopi sparsi in tutto il mondo ven- gono combinati utilizzando una tec- nica chiamata interferometria, che sincronizza i segnali presi da ogni singola struttura. Ma per catturare adeguatamente la vera forma di un oggetto astronomico è importante che i telescopi siano ben distribuiti su tutta la Terra. I telescopi di GMVA sono per lo più allineati da est a ovest, quindi l’aggiunta di ALMA nel- l’emisfero australe si è rivelata essen- ziale per catturare l’immagine del getto e dell’ombra del buco nero di M87. “Grazie all’ubicazione e alla sensibilità di ALMA, abbiamo potuto rivelare l’ombra del buco nero e nello stesso tempo vedere più in profon- dità l’emissione del getto” , spiega Lu. Le prossime osservazioni con questa rete di telescopi continueranno a sve- larci come i buchi neri supermassicci possono lanciare potenti getti. “Ab- biamo in programma di osservare la regione intorno al buco nero al cen- tro di M87 a diverse lunghezze d’on- da nella banda radio per studiare ulteriormente l’emissione del get- to” , racconta Eduardo Ros del Max- Planck-Institut für Radioastronomie. Le osservazioni simultanee dovreb- bero permettere al gruppo di lavoro di districare i complicati processi che avvengono vicino al buco nero super- massiccio. “I prossimi anni saranno entusiasmanti, poiché potremo impa- rare di più su ciò che accade nei pressi di una delle regioni più misteriose dell’universo” , conclude Ros. 14 LUGLIO-AGOSTO 2023 Q uesta immagine mostra per la prima volta insieme il getto e l’ombra del buco nero al centro della galassia M87. Le osservazioni sono state effettuate con i telescopi del GMVA (Global Millimeter VLBI Array), di ALMA (‘Atacama Large Millimeter/submillimeter Array), di cui l’ESO è partner, e del GLT (Greenland Tele- scope). Questa immagine fornisce agli scienziati il contesto necessario per capire come si forma il potente getto. Le nuove osservazioni hanno anche rivelato che l’anello del buco nero, mostrato qui nel riquadro, è più grande del 50% rispetto all’anello osservato a lunghezze d’onda radio più corte dall’EHT (Event Horizon Telescope). Ciò suggerisce che nella nuova immagine vediamo una maggior quantità di materiale in caduta verso il buco nero rispetto a quanto sia osserva- bile con l’EHT. [R.-S. Lu (SHAO), E. Ros (MPIfR), S. Dagnello (NRAO/AUI/NSF)] Il video qui sotto commenta la nuova immagine. [ESO] ASTRO PUBLISHING La dimensione dell’anello, come os- servata dalla rete GMVA, è circa il 50% più grande rispetto all’imma- gine dell’EHT. “Per comprendere l’o- rigine fisica di questo anello più gran- de e più spesso, abbiamo dovuto uti- lizzare simulazioni numeriche per ve- rificare diversi scenari” , spiega Keiichi Asada dell’Academia Sinica di Tai- wan. I risultati suggeriscono che la nuova immagine rivela una maggior quantità di materiale in caduta verso ASTROFILO l’ !

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