l'Astrofilo luglio-agosto 2022

47 ASTRO PUBLISHING ASTROFILO l’ I primi candidati galattici e la storia dell’universo. [Harikane et al., NASA, ESA, and P. Oesch (Yale University)] lassia più distante mai registrata. Per capire come e quan- do si sono formate le galassie nell’universo primordiale, gli astro- nomi cercano galassie lontane. A causa della velocità finita della lu- ce, ci vuole tempo pri- ma che la luce prove- niente da oggetti di- stanti raggiunga la Ter- ra. La luce che vediamo da un oggetto a 1 mi- liardo di anni luce di di- stanza ha lasciato quel- l’oggetto 1 miliardo di anni fa e ha dovuto viaggiare per 1 miliardo di anni per raggiunger- ci. Pertanto, lo studio di galassie lontane ci con- sente di guardare indie- tro nel tempo. L’attuale detentore del record per la galassia più lontana è GN-z11, una galassia distante 13,4 miliardi di anni lu- ce, scoperta dal telescopio spaziale Hubble. Tuttavia, questa distanza è circa il limite delle capacità di rileva- mento di Hubble. HD1, l’oggetto candidato per la ga- lassia più antica/più lontana, è stato scoperto elaborando oltre 1200 ore di dati di osservazione presi dai te- lescopi Subaru e VISTA, dall’UK In- frared Telescope e dal telescopio spaziale Spitzer. “È stato difficile tro- vare HD1 fra più di 700000 oggetti” , afferma il suo scopritore Yuichi Ha- rikane. “Il colore rosso di HD1 corri- spondeva sorprendentemente bene alle caratteristiche attese di una ga- lassia a 13,5 miliardi di anni luce di distanza, facendomi venire la pelle d’oca quando l’ho trovato.” Il team ha condotto osservazioni di follow-up utilizzando l’Atacama Large Millimeter/submillimeter Array (ALMA) per confermare la distanza di HD1. Akio Inoue, professore al- l’Università di Waseda, che ha gui- dato le osservazioni di ALMA, ha affermato: “Abbiamo trovato un se- gnale debole alla frequenza in cui era prevista una linea di emissione di ossigeno. La rilevanza del segnale è 99,99%. Se questo segnale è reale, è la prova che HD1 esiste a 13,5 mi- liardi di anni luce di distanza, ma non possiamo esserne sicuri senza una rilevanza del 99,999% o più”. HD1 è molto luminoso, suggerendo che gli oggetti luminosi esistevano già nell’universo solo 300 milioni di anni dopo il Big Bang. HD1 è difficil- mente spiegabile con gli attuali mo- delli teorici di formazione delle ga- lassie. Le informazioni osservative su HD1 sono limitate e le sue proprietà fisiche rimangono un mistero. Si pen- sa che sia una galassia con formazio- ne stellare molto attiva, ma potrebbe essere un buco nero attivo. Entrambe le possibilità lo rendono un oggetto affascinante. In riconoscimento della sua importanza astronomica, HD1 è stato selezionato come obiettivo per le osservazioni del Ciclo 1 del JWST. Yuichi Harikane, che sta conducendo lo studio, afferma: “Se l’osservazione spettroscopica confermerà la sua e- satta distanza, HD1 sarà la galassia più distante mai registrata, 100 mi- lioni di anni luce più lontana di GN- z11. Non vediamo l’ora di osservare l’universo con Webb”. !

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