l'Astrofilo luglio-agosto 2022
38 LUGLIO-AGOSTO 2022 ASTRO PUBLISHING indipendente- mente dalla vita t e c n o l o g i c a (un’idea vecchia di quasi un se- colo, attribuibile a John von Neu- mann). Tralasciando gli scenari più au- daci, nel sistema solare esistono già più pianeti con sorgenti di tecnomarcatori, che non pianeti caratterizzati da biomarcatori. Di questi ultimi ce n’è uno solo, il nostro, mentre nel com- puto dei primi dobbiamo aggiun- gere alla stessa Terra altri tre pia- neti, Venere, Mar- te e Giove, che so- no attualmente vi- sitati da dispositivi tecnologici terre- stri che producono tecnomarcatori (onde radio) sicu- ramente deboli ma teoricamente rilevabili da tecno- logie aliene. Wright e colleghi stimano che se diffondere la tecno- logia nella galassia è parte del per- corso evolutivo di ogni civiltà, l’equazione di Drake potrebbe arri- vare a sottostimare N(tech) di dieci miliardi di volte in alcuni scenari estremi. Ovviamente, non è possibile fare stime e proiezioni precise di ab- bondanze di tecnomarcatori galattici basandoci sull’unico esempio di ci- viltà tecnologica che conosciamo. Nondimeno è ragionevole attendersi che i valori di N(tech) e N(bio) siano fortemente condizionati da L t e L b ri- spettivamente. Sulla base delle no- stre esperienze, possiamo pensare che L t debba essere molto più piccolo di L b . Infatti la Terra ospita vita che produce biomarcatori da miliardi di anni, mentre i primi evidenti tecno- marcatori risalgono a qualche secolo fa. Sin dalla sua originaria formula- zione, l’incognita più grande del- l’equazione di Drake è stata proprio la durata di una civiltà comunicativa, paradossalmente l’unica incognita di cui noi stessi siamo l’unico esempio noto. Il valore medio arbitrario at- tribuito inizialmente a L c era attorno a 10000 anni, forse persino ottimi- stico considerando che l’apice della cosiddetta “Guerra fredda” fu rag- giunto proprio all’inizio degli anni ‘60, quando il ricorso alle armi nu- cleari sembrava vicino. ASTROFILO l’ J ason Wright, professore associato di astronomia e astrofi- sica presso la Pennsylvania State University, posa per una foto nell’edificio del Davey Lab nel campus della Penn State il 14 marzo 2019. [Eric Firestine, Special to Penn-Live] J acob Haqq-Misra è un ricercatore senior presso il Blue Marble Space Institute of Science, Seattle, WA. [Penn State University] A dam Frank durante una conferenza a Rochester. Nel 2021 è stato insignito della Medaglia Carl Sagan per l’eccellenza nella comunicazione pubblica in scienze plane- tarie. [University of Rochester / J. Adam Fenster] civiltà tecnologica che colonizza mon- di sterili creando tecnosfere. Ciò pro- babilmente accadrà nel nostro stesso sistema solare, quando l’umanità avrà installazioni permanenti sulla Luna, su Marte e oltre: una sola bio- sfera (la Terra) a fronte di due o più tecnosfere. Wright e colleghi vanno anche più in là con l’immaginazione, considerando tecnologie autorepli- canti che si diffondono nella galassia
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