l'Astrofilo luglio-agosto 2022
32 LUGLIO-AGOSTO 2022 ASTRO PUBLISHING in realtà abbastanza comuni, ma poiché sono così rapidi è difficile co- glierli in azione” , spiega Scaringi. L’equipe si è imbattuta per la prima volta in queste misteriose micro- esplosioni durante l’analisi dei dati del satellite TESS (Transiting Exopla- net Survey Satellite) della NASA. “Guardando i dati astronomici rac- colti da TESS, abbiamo scoperto qual- cosa di insolito: un lampo luminoso di luce ottica della durata di alcune ore. Cercando ulteriormente, abbia- mo trovato diversi segnali simili” , dice Degenaar. L’equipe ha osservato tre microno- vae con TESS: due provenivano da nane bianche note, ma la terza ha richiesto ulteriori osservazioni con lo strumento X-shooter installato sul VLT dell’ESO per la conferma che fosse una nana bianca. “Con l’aiuto del Very Large Tele- scope dell’ESO, abbiamo scoperto che tutti questi lampi ottici sono stati prodotti da nane bianche” , ag- giunge Degenaar. “Questa osserva- zione è stata fondamentale per in- terpretare il nostro risultato e per la scoperta delle micronovae” , dice Scaringi. La scoperta delle micronovae si ag- giunge al repertorio di esplosioni stellari conosciute. L’equipe ora vuo- le catturare altri eventi sfuggenti come questi, che richiedono inda- gini su larga scala e misurazioni ra- pide a seguire. “La risposta rapida di telescopi co- me il VLT o l’NTT (New Technology Telescope) dell’ESO e la suite di stru- menti disponibili ci permetteranno di svelare più in dettaglio cosa sono queste misteriose micronovae” , con- clud e Scaringi. ASTROFILO l’ ! L ’illustrazione sullo sfondo mostra un sistema di due stelle, con una nana bianca (in primo piano) e una stella compagna (sulla destra), dove possono verificarsi le micronovae. La nana bianca ruba alla compagna del materiale che viene incanalato verso i poli. Quando il materiale cade sulla superficie caldis- sima della nana bianca, innesca un’esplosione di micronova, contenuta in uno dei poli della stella. [Mark Garlick (http://www.markgarlick.com/) ] A lcuni astronomi hanno scoperto un nuovo tipo di esplosione che si verifica sulla superficie di alcune stelle nane bianche in sistemi binari. Questo video riassume la scoperta. [Mark Garlick (http://www.markgarlick.com/)] Una nana bianca in un sistema bina- rio (cioè composto da due stelle) può rubare materiale, principal- mente idrogeno, dalla sua stella compagna, se le due stelle sono ab- bastanza vicine tra loro. Quando questo gas cade sulla superficie cal- dissima della nana bianca, innesca la fusione degli atomi di idrogeno in elio in modo esplosivo. Nelle novae, queste esplosioni termonucleari si verificano sull’intera superficie stel- lare. “Tali detonazioni fanno brucia- re e rendono molto luminosa l’in- tera superficie della nana bianca per diverse settimane” , spiega la coau- trice Nathalie Degenaar, un’astro- noma dell’Università di Amsterdam, nei Paesi Bassi. Le micronovae sono esplosioni si- mili, su scale più ridotte e più ra- pide, che durano solo alcune ore. Si verificano sulla superficie di alcune nane bianche con forti campi ma- gnetici, che incanalano il materiale verso i poli magnetici della stella. “Per la prima volta, abbiamo visto che la fusione dell’idrogeno può av- venire anche in modo localizzato. L’idrogeno può essere contenuto al- la base dei poli magnetici di alcune nane bianche, in modo che la fu- sione avvenga solo in quei luoghi” , afferma Paul Groot, astronomo del- la Radboud University, nei Paesi Bas- si, e coautore dello studio. “Il tutto porta all’esplosione di una sorta di bombe a microfusione, che hanno circa un milionesimo della forza esplosiva di una nova, da cui il nome micronova” , continua Groot. Sebbene ‘micro’ possa far pensare che questi eventi siano di piccola portata, non fatevi ingannare: uno solo di questi scoppi può bruciare materiale per circa 20000000 di tri- lioni di chilogrammi, o circa 3,5 mi- liardi di Grandi Piramidi di Giza. Queste nuove micronovae sfidano la comprensione degli astronomi delle esplosioni stellari e potrebbero essere più abbondanti di quanto si pensasse in precedenza. “Ciò dimo- stra solo quanto l’universo sia dina- mico. Questi eventi possono essere
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