l'Astrofilo luglio-agosto 2022
29 LUGLIO-AGOSTO 2022 ASTRO PUBLISHING ha permesso al team di Sahu di sti- mare che pesa sette masse solari. Il team di Lam riporta un intervallo di massa leggermente inferiore, il che significa che l’oggetto potrebbe essere una stella di neutroni o un buco nero. Stimano che la massa dell’oggetto compatto invisibile sia compresa tra 1,6 e 4,4 volte quella del Sole. Nella fascia alta di questo intervallo l’oggetto sarebbe un buco nero; nella fascia bassa, sarebbe una stella di neutroni. “Per quanto vorremmo dire che è definitivamente un buco nero, dob- biamo segnalare tutte le soluzioni consentite. Ciò include sia i buchi ne- ri di massa inferiore sia forse anche una stella di neutroni” , ha affermato Jessica Lu del team di Berkeley. “Qualunque cosa sia, l’oggetto è il primo residuo stellare oscuro sco- perto a vagare nella galassia senza essere accompagnato da un’altra stella” , ha aggiunto Lam. Questa è stata una misurazione par- ticolarmente difficile per il team, per- ché c’è un’altra stella luminosa che è estremamente vicina nella separa- zione angolare alla stella sorgente. “È stato come cercare di misurare il minuscolo movimento di una lucciola accanto a una lampadina luminosa” , ha detto Sahu. “Abbiamo dovuto sottrarre meticolosamente la luce della vicina stella luminosa per mi- surare con precisione la deflessione della debole sorgente.” Il team di Sahu stima che il buco nero isolato stia viaggiando attraverso la galassia a 160000 chilometri orari. È più veloce della maggior parte delle altre stelle vicine in quella regione della nostra galassia. “Il microlensing astrometrico è con- cettualmente semplice ma osservati- vamente molto difficile” , ha afferma- to Sahu. “Il microlensing è l’unica tec- nica disponibile per identificare i bu- chi neri isolati.” Quando il buco nero è passato davanti a una stella di fon- do situata a 19000 anni luce di di- ASTROFILO l’ D opo sei anni di meticolose osservazioni, il telescopio spaziale Hubble ha for- nito, per la prima volta in assoluto, prove evidenti di un buco nero solitario che si sposta nello spazio interstellare. È la prima volta che viene misurata la massa di un buco nero isolato. Questo video riassume la scoperta. [ESA/ Hubble, ESA, NASA, STScI, Digitized Sky Survey, Nick Risinger (skysurvey.org) ] stanza nel bulge galattico, la luce stellare che veniva verso la Terra è stata amplificata per una durata di 270 giorni mentre il buco nero pas- sava. Però, ci sono voluti diversi anni di osservazioni di Hubble per segui- re come la posizione della stella sullo sfondo sembrava essere deviata dalla curvatura della luce prodotta dal bu- co nero in primo piano. L’esistenza di buchi neri di massa stel- lare è nota dall’inizio degli anni ‘70, ma tutte le loro misurazioni di mas- sa, fino ad ora, sono state effettuate in sistemi stellari binari. Il gas della stella compagna cade nel buco nero e viene riscaldato a temperature così elevate da emettere raggi X. Di circa due dozzine di buchi neri sono state misurate le masse in sistemi binari a raggi X attraverso l’effetto gravita- zionale sui loro compagni. Le stime di massa vanno da 5 a 20 masse so- lari. I buchi neri rilevati in altre ga- lassie dalle onde gravitazionali deri- vanti dalla fusione tra buchi neri e oggetti compagni sono arrivati fino a 90 masse solari. “I rilevamenti di buchi neri isolati for- niranno nuove informazioni sulla po- polazione di questi oggetti nella Via Lattea” , ha aggiunto Sahu. Ci si a- spetta che il suo programma scopra altri buchi neri vaganti all’interno della nostra galassia. Ma è la ricerca dell’ago nel pagliaio. La previsione è che solo uno su poche centinaia di eventi di microlensing sia causato da buchi neri isolati. Nel suo articolo del 1916 sulla Relati- vità generale, Albert Einstein pre- disse che la sua teoria poteva essere verificata osservando l’offset nella posizione apparente di una stella di fondo causato dalla gravità del Sole. Ciò è stato testato da una collabora- zione guidata dagli astronomi Arthur Eddington e Frank Dyson durante l’eclissi totale di Sole del 29 maggio 1919. Eddington e i suoi colleghi mi- surarono una stella di fondo che era sfalsata di 2 secondi d’arco, convali- dando le previsioni di Einstein. Questi scienziati difficilmente avrebbero po- tuto immaginare che più di un seco- lo dopo la stessa tecnica sarebbe sta- ta utilizzata (con un allora impensa- bile miglioramento di mille volte nel- la precisione) per cercare buchi neri nella nostra galassia. !
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