l'Astrofilo luglio-agosto 2022
27 LUGLIO-AGOSTO 2022 dimeno, un buco nero deforma lo spazio, deviando e amplificando la luce di qualsiasi cosa si allinei mo- mentaneamente ed esattamente die- tro di esso. I telescopi terrestri che monitorano la luminosità di milioni di stelle nei ricchi campi stellari verso il rigonfiamento centrale della Via Lattea, cercano un’improvvisa inten- sificazione di una di esse quando un oggetto massiccio passa tra noi e la stella. Poi Hubble segue gli eventi più interessanti di questo tipo. Due team hanno utilizzato i dati di Hubble nelle loro indagini: uno gui- dato da Kailash Sahu, dello Space Telescope Science Institute di Balti- mora, nel Maryland, e l’altro da Ca- sey Lam, dell’Università della Cali- fornia, a Berkeley. I risultati dei team differiscono leggermente, ma en- trambi suggeriscono la presenza di un oggetto compatto. La deforma- zione dello spazio dovuta alla gravi- tà di un oggetto in primo piano che passa davanti a una stella situata molto dietro di esso piegherà mo- mentaneamente e amplificherà la luce della stella sullo sfondo mentre passa davanti ad essa. Gli astronomi utilizzano il fenomeno, chiamato mi- crolensing gravitazionale, per stu- diare stelle ed esopianeti nei circa 30000 eventi visti finora all’interno della nostra galassia. La firma di un buco nero in primo piano si distingue come unica tra gli altri eventi di microlensing. La gravi- tà molto intensa del buco nero pro- trarrà la durata dell’evento di lensing per oltre 200 giorni. Se invece l’og- getto interposto fosse una stella in primo piano, essa causerebbe un cambiamento di colore transitorio nella luce delle stelle misurata, per- ché la luce delle stelle in primo piano e sullo sfondo verrebbe momenta- neamente fusa insieme. Ma nessun cambiamento di colore è stato visto nell’evento del buco nero. ASTROFILO l’ mare che il buco nero di massa stel- lare isolato più vicino alla Terra po- trebbe trovarsi a 80 anni luce di distanza. La stella più vicina al nostro sistema solare, Proxima Centauri, dista poco più di 4 anni luce. I buchi neri che vagano nella nostra galassia sono nati da stelle rare e gi- gantesche (meno di un millesimo del- la popolazione stellare della galas- sia), che sono almeno 20 volte più massicce del nostro Sole. Tali stelle esplodono come supernovae e il nu- cleo residuo viene schiacciato dalla gravità in un buco nero. Poiché l’au- todetonazione non è perfettamente simmetrica, il buco nero potrebbe prendere un “calcio” e sfrecciare at- traverso la galassia come una palla di cannone esplosa. I telescopi non pos- sono fotografare un buco nero va- gante perché non emette luce. Non- V isione artistica di un buco nero alla deriva attraverso la nostra galassia. Il buco nero è il residuo di una stella massiccia esplosa come una supernova. La massa del nucleo so- pravvissuto è diverse volte la massa del nostro Sole. Il buco nero intrap- pola la luce a causa del suo intenso campo gravitazionale e distorce lo spazio circostante, deformando le im- magini di stelle sullo sfondo allineate quasi direttamente dietro di esso. Questo effetto di “lente gravitazio- nale” offre l’unica prova rivelatrice dell’esistenza di buchi neri solitari che vagano nella galassia, la cui popola- zione raggiungerebbe i 100 milioni di unità. Il telescopio spaziale Hubble va a caccia di questi buchi neri, cercando la distorsione nella luce delle stelle di sfondo, mentre i buchi neri si spo- stano davanti ad esse. [ESA/Hubble, Digitized Sky Survey, Nick Risinger (skysurvey.org) , N. Bartmann]
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