l'Astrofilo luglio-agosto 2021

22 Ad accompagnare M106 c’è una coppia di galassie nane appartenenti allo stesso gruppo di galassie. La raccolta di stelle e polvere visibile in basso a destra di questa immagine è la piccola galassia irregolare NGC 4248. Un’altra piccola galassia, UGC 7356, si trova sulla sinistra di M106 ed è sminuita dalla sua vicina più grande. M106 e i suoi compagni sono incorniciati da una varietà di oggetti, dalle stelle in primo piano alle galassie sullo sfondo. Le stelle della nostra galassia costellano l’immagi- ne, facilmente identificabili dai crocicchi di diffrazione che le circondano. Sullo sfondo, galassie lontane ricoprono l’immagine, al- cune delle quali visibili attraverso il tenue disco di M106. Oltre ad essere un soggetto sorprendente per le riprese astronomiche, M106 è stata determinante per misurare la scala dell’uni- verso. Gli astronomi misurano le distanze nell’universo utilizzando una catena di mi- surazioni interconnesse chiamata scala delle distanze cosmiche, nella quale ogni piolo della scala consente misurazioni di oggetti sempre più distanti. La calibrazione di queste misurazioni richiede oggetti con una lumino- sità nota, come le variabili Cefeidi. Le misu- razioni di queste stelle in Messier 106 hanno permesso agli astronomi di calibrare le Ce- feidi in altre parti dell’universo, aiutandoli a misurare le distanze di altre galassie. Questa immagine è stata una delle ultime ad essere scattate con la Mosaic camera prima dell’in- stallazione del Dark Energy Spectroscopic In- strument (DESI), un progetto del Depart- ment of Energy’s Office of Science e del Law- rence Berkeley National Laboratory. ASTROFILO l’ Q uesta istantanea celeste cattura la maestosità della galassia a spirale Messier 106, nota anche come NGC 4258. L’immagine è probabilmente la mi- gliore mai catturata dell’intera galassia. Ot- tenuta utilizzando il telescopio di 4 metri Nicholas U. Mayall, al Kitt Peak National Observatory, un programma del NOIRLab di NSF, questa immagine mostra non solo i bracci di spirale incandescenti, i flussi di gas e le scie di polvere al centro della galassia, ma anche le tortuose bande di stelle ai suoi bordi esterni. Un target popolare per gli astrofili, M106 può essere individuata con un piccolo tele- scopio nella costellazione dei Canes Venatici. È simile per dimensioni e luminosità al nostro vicino galattico, la Galassia di Andromeda, ma si trova 10 volte più lontano, a più di 20 milioni di anni luce dalla Terra. Sebbene la galassia misuri oltre 130000 anni luce da bordo a bordo, la grande distanza tra essa e la Via Lattea rende M106 minuscola se vista da qui. Se fosse visibile ad occhio nudo, la sua dimensione nel cielo notturno sarebbe inferiore a quella di un centesimo tenuto alla distanza di un braccio. Nonostante il suo aspetto tranquillo, M106 ha un abitante in- solitamente energico, un buco nero super- massiccio particolarmente attivo, che è circa 40 milioni di volte più massiccio del nostro Sole. Oltre a consumare grandi quantità di gas e polvere, il buco nero rotante ha defor- mato il disco di gas circostante, facendo ri- bollire grandi quantità di materiale. Questo processo ha creato flussi arrossati di gas lu- minoso che emanano dal cuore della galas- sia, visibili al centro di questa immagine. ! Galassia M106, una veduta ineguagliabile by NOIRLab - Amanda Kocz

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