l'Astrofilo luglio-agosto 2020

9 LUGLIO-AGOSTO 2020 ESOPIANETI lontana da Proxima Centauri da tradursi in temperature su- perficiali più basse di -200°C. A quel primo annun- cio dell’aprile 2019, ha fatto seguito nel gennaio di que- st’anno la pubblica- zione su Science Advances dell’arti- colo che dettaglia la scoperta, e che oltre alle firme di Damasso e Del Sordo porta anche quelle del già menzionato Anglada-Escudé e di altri numerosi ricercatori. Gli autori dell’ar- ticolo sono giustamente prudenti sull’esi- stenza del nuovo pianeta, denominato Pro- xima c, e affermano che saranno necessarie osservazioni più approfondite per confer- marlo. Esiste infatti una remota possibilità che il segnale attribuito al secondo pianeta sia in realtà prodotto dall’attività magnetica ASTROFILO l’ della nana rossa. Un modo per confermare con certezza l’esistenza di Proxima c sareb- be quello di fotografarlo direttamente, un compito sicuramente alla portata dei tele- scopi della prossima generazione. Nondi- meno, già nell’aprile di quest’anno sono stati pubblicati su Astronomy & Astrophisycs i risultati del primo tentativo di riconoscere quel pianeta su im- magini di archivio prodotte dallo stru- mento SPHERE, in dotazione al Very Large Telescope del- l’ESO (Cerro Para- nal, Cile). A tentare questa impresa è stato un folto team di ricercatori guida- to da Raffaele Grat- ton (Istituto Nazio- nale di Astrofisica, Osservatorio di Pa- dova). SPHERE è dotato di un coronografo e di un sofisticato siste- ma di ottica adatti- va, progettati anche per caratterizzare pianeti extrasolari a lunghezze d’onda della luce visibile e M ario Damas- so e Fabio Del Sordo, al ter- mine della Break- through Discuss, durante la quale hanno riferito della possibile esistenza del pia- neta Proxima c. [Breakthrough Initiatives] L’infografica in basso mette a confronto regioni della stessa am- piezza dei sistemi di Proxima Cen- tauri e del Sole. Proxima b si trova all'interno della zona abitabile, quella in cui l'ac- qua liquida po- trebbe esistere sulla sua superfi- cie rocciosa. [ESO/ M. Kornmesser/ G. Coleman]

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