l'Astrofilo luglio-agosto 2020

53 LUGLIO-AGOSTO 2020 CRONACHE SPAZIALI a Heidelberg, Germania. La scoperta del Wolfe Disk rappresenta una sfida per molte simulazioni di formazione delle galassie, che prevedono che la loro massa a quel punto evolutivo del cosmo cresca attraverso molte fusioni di piccole galassie e aggrega- zione di gas caldo. “La maggior par- te delle galassie che troviamo nelle prime fasi dell’universo assomiglia- no ad assembramenti caotici, perché sono state sottoposte a costanti e spesso violente fusioni” , ha spiegato Neeleman. “Queste fusioni a caldo rendono difficile formare freddi di- schi rotanti, ben ordinati, come os- serviamo nell’universo attuale.” Nella maggior parte degli scenari di formazione di galassie, esse inizia- no a mostrare un disco ben definito solo circa 6 miliardi di anni dopo il Big Bang. Il fatto che gli astronomi abbiano trovato una disco galattico di quel tipo quando l’universo aveva solo il dieci per cento della sua età attuale, indica che altri processi di crescita devono aver dominato. “Pensiamo che il Wolfe Disk sia cre- sciuto principalmente attraverso il costante accrescimento di gas fred- do” , ha dichiarato J. Xavier Procha- ska, dell’Università della California, Santa Cruz, e coautore dell’articolo. “Tuttavia, una delle domande che ri- mane è come assemblare una massa di gas così grande mantenendo un disco rotante relativamente stabile.” Il team ha anche usato il Karl G. Jan- sky Very Large Array (VLA) della Na- tional Science Foundation e l’Hubble Space Telescope per saperne di più ASTROFILO l’ R appresentazione di fantasia del Wolfe Disk, un’enorme galassia a disco rotante nell’universo pri- mordiale e polveroso. La galassia fu inizialmente scoperta quando ALMA esaminò la luce da un quasar più distante (in alto a sinistra). [NRAO/ AUI/NSF, S. Dagnello]

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