l'Astrofilo luglio-agosto 2020
47 LUGLIO-AGOSTO 2020 ASTROBIOLOGIA zione sarebbe risultata letale per eventuali for- me di vita ospitate sulla superficie di pianeti simi- li alla Terra. Oltre circa 7 kpc, tutti i pianeti roc- ciosi dotati di un’atmo- sfera anche meno spessa di quella terrestre non avrebbero subito una ste- rilizzazione permanente (il nostro pianeta di trova a 8,2 kpc dal centro ga- lattico). Secondo Balbi e Tombesi, durante i quasi 50 milioni di anni di forte attività del nostro nucleo galattico, i pianeti simili alla Terra presenti entro il raggio critico di 7 kpc potrebbero aver perso una parte rilevante della loro atmosfera, ma pro- babilmente non tutta. Per le grandi galassie el- ASTROFILO l’ littiche il discorso è diverso, perché i loro SMBH sono tipicamente centinaia o mi- gliaia di volte più massicci di Sgr A* e pro- porzionalmente più elevato è il flusso di radiazione letale che in un passato più o meno lontano inondò i pianeti potenzial- mente abitabili. Poiché le progenitrici del- le attuali ellittiche erano più compatte, l’azione devastante dei quasar deve aver necessariamente interessato quasi tutti i pianeti di quelle galassie. Se, miliardi di anni fa, la Terra si fosse trovata a circa 8 kpc dal quasar di una galassia ellittica, avrebbe perso gran parte della propria at- mosfera e forse oggi sarebbe sterile. Sostenere che le specie tecnologiche han- no più probabilità di esistere nelle galassie ellittiche non sembra dunque realistico, soprattutto se consideriamo che l’elevata metallicità di quelle galassie, uno dei punti di forza del lavoro di Dayal e colleghi, è anche uno dei suoi punti più deboli. Se- condo quello stesso team, il numero rela- tivo di pianeti gassosi nelle grandi galassie ellittiche è fino a un migliaio di volte quel- lo della Via Lattea. Ci sarebbe quindi una notevole sproporzione fra pianeti gassosi A destra, M101, detta anche Pinwheel Galaxy, per l’evidente forma a girando- la. Si trova nella costellazione del- l’Orsa Maggiore ed è grande circa 1,5 volte la Via Lattea. Sotto, la spirale barrata NGC 4236, nella costellazione del Drago. [Osserva- torio Astrono- mico di Cima Rest, Magasa, Valvestino]
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