l'Astrofilo luglio-agosto 2020

44 LUGLIO-AGOSTO 2020 ASTROBIOLOGIA ASTROFILO l’ solare, del nostro pianeta e della vita su di esso devono essere considerati scenari tipici delle classi di riferimento a cui apparten- gono. Un esempio chiarirà il con- cetto. Tre celebri astronomi del pas- sato, James Gregory, Isaac Newton e Christiaan Huygens (noti anche per gli schemi ottici che ci hanno lasciato) si cimentarono nel calcolo della distanza dalla Terra della stella Sirio, assumendo che il Sole fosse una stella tipica, rappresenta- tiva di tutte le stelle. Dalla diffe- renza fra la luminosità apparente dei due astri ricavarono una di- stanza che solo la successiva consa- pevolezza della molteplicità delle classi stellari dimostrò essere sotto- stimata. Tuttavia, la distanza allora calcolata di circa mezzo anno luce forniva già un’idea realistica della profondità del cosmo. Al pari di quello che fecero gli astronomi del XVII secolo, anche gli astronomi di oggi si trovano nella condizione di dover applicare il Princi- pio di mediocrità a una ristretta classe di ri- ferimento appropriatamente scelta, quella M 81, nella co- stellazione dell’Orsa Mag- giore è una galas- sia spirale poco più piccola della nostra, che ospita un SMBH quasi 20 volte più mas- siccio di Sgr A*, ma comunque molto più legge- ro di quelli tipici delle grandi ga- lassie ellittiche. In basso, la cele- bre Whirlpool Galaxy, M51, nella costella- zione dei Cani da caccia, la galassia spirale per eccel- lenza. Uno dei suoi bracci intera- gisce gravitazio- nalmente con la compagna NGC 5195, uno scon- tro fra galassie. [Osservatorio Astronomico di Cima Rest, Maga- sa, Valvestino]

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