l'Astrofilo luglio-agosto 2020

20 LUGLIO-AGOSTO 2020 CRONACHE SPAZIALI e moriranno prematuramente” , afferma Momany, in precedenza astronomo all’Osservatorio del Paranal dell’ESO, in Cile. “Nella nostra galassia, questi particolari oggetti caldi sono di norma associati alla presenza di una stella compagna molto vicina.” Sorprendentemente, invece, la stragrande maggioranza di queste stelle estreme del ramo orizzontale scoperte in ammassi stellari molto compatti, noti come ammassi glo- bulari, non sembrano avere compagne. Il monitoraggio a lungo termine di queste stel- le, realizzato dal gruppo di la- voro con i telescopi dell’ESO, ha mostrato anche qualcosa di più nei misteriosi oggetti. Osser- vando tre diversi ammassi glo- bulari, Momany e i suoi colleghi hanno scoperto che molte stel- le estreme del ramo orizzon- tale, al loro interno mostravano cambiamenti regolari di lumi- nosità nel corso di pochi giorni, fino a diverse settimane. “Dopo aver eliminato tutti gli altri scenari, rimaneva un’unica possibilità per spiegare le va- riazioni di luminosità osserva- te” , conclude Simone Zaggia, dell’INAF Osservatorio Astro- nomico di Padova, ex-Fellow Stelle calde tormentate da macchie magnetiche giganti by ESO / Anna Wolter A lcuni astronomi, utilizzando i telescopi dell’ESO (l’Osservatorio Europeo Australe) hanno sco- perto macchie gigantesche sulla superficie di stelle caldissime, nascoste all’interno di ammassi stellari. Queste stelle non sono solo tormentate da queste mac- chie magnetiche, ma in alcuni casi vanno incontro a brillamenti superluminosi, esplosioni di energia diversi milioni di volte più potenti delle eruzioni che avven- gono sul Sole. I risultati, pubblicati sulla rivista Nature Astronomy , aiutano gli astro- nomi a comprendere meglio queste stelle sconcertanti e aprono le porte alla risolu- zione di altri misteri sfuggenti dell’astronomia stellare. Il gruppo di lavoro, guidato da Yazan Momany dell’INAF Os- servatorio Astronomico di Pa- dova, ha esaminato un parti- colare tipo di stelle note come stelle blu estreme del ramo orizzontale, oggetti di massa pari a circa la metà della massa del Sole, ma quattro o cinque volte più calde. “Queste stelle calde e piccole sono speciali perché sappiamo che salte- ranno una delle fasi finali della vita di una stella tipica L ’immagine di sfondo e il video mostrano come potrebbe apparire una stella blu estrema, domi- nata da una macchia gigante, di colore biancastro. La macchia, prodotta da campi magnetici, è brillante e copre un quarto della superficie stellare. Mentre la stella ruota, la macchia sulla superficie si sposta, causando cambiamenti di luminosità osservabili. [ESO/L. Calçada, INAF-Padua/S. Zaggia] ASTROFILO l’

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