l'Astrofilo luglio-agosto 2019

LUGLIO-AGOSTO 2019 CRONACHE SPAZIALI S chema dell’interferometro del VLT. La luce da un oggetto celeste distante entra in due dei telescopi del VLT e viene riflessa dai vari spec- chi nel tunnel interferometrico, al di sotto della piattaforma di osser- vazione, sulla cima del Paranal. Due linee di ritardo con carrelli mobili correggono in continuazione la lun- ghezza dei cammini in modo che i due fasci interferiscano costruttiva- mente e producano frange di inter- ferenza nel fuoco interferometrico in laboratorio. [ESO] all’Osservatorio di Parigi − PSL e al- l’Istituto Max Planck di fisica extra- terrestre. “Possiamo spiegare al me- glio questo risultato sorprendente con venti verticali nella parte superiore dell’at- mosfera che impedi- scono al monos- sido di carbonio di reagire con l’idrogeno per formare meta- no” . L’equipe ha scoperto che l’atmosfera con- tiene anche nubi ricche di polvere di ferro e di sili- cati. Combinan- do questo risul- tato con l’ecces- so di monossido di carbonio, possiamo pensare che l’atmosfera di HR8799e sia sottoposta a una tempesta enorme e violenta. “Le nostre osservazioni sugge- riscono una palla di gas illumi- nata dall’interno, con raggi di luce calda che turbinano attra- verso le zone tempestose di nubi oscure” , spiega Lacour. “La convezione sposta le nu- Q uesto video consiste di 7 immagini di HR8799 scattate con il Telescopio Keck in 7 anni. Il video è stato realizzato da Jason Wang, i dati sono stati ridotti da Christian Marois e le orbite sono state adattate da Quinn Konopacky. Bruce Macintosh, Travis Barman e Ben Zuckerman hanno assistito nelle osservazioni. [J. Wang et al.] “La nostra analisi ha dimostrato che HR8799e ha un’atmosfera che con- tiene molto più monossido di carbo- nio rispetto al metano, qualcosa che non ci si aspetta dalla chimica di equi- librio” , spiega il leader dell’equipe Sylvestre Lacour, ricercatore CNRS vole di silicati e particelle di ferro, che si disgregano e piovono verso l’in- terno. Questo è il quadro dell’atmo- sfera dinamica di un esopianeta gi- gante alla nascita, sottoposto a com- plessi processi fisici e chimici.“ Il risultato si basa sulla serie di incre- dibili scoperte di GRAVITY, tra le qua- li alcune eccezionali come l’osserva- zione effettuata l’anno scorso del gas che turbina al 30% della velocità della luce appena fuori l’orizzonte degli eventi del massiccio buco nero nel Centro Galattico. Si aggiunge ore un nuovo modo di osservare gli esopianeti al già vasto arsenale di metodi disponibili ai te- lescopi e agli strumenti dell’ESO, a- prendo la strada a molte nuove sco- perte notevoli. Q uesto video riassume la prima osservazione di- retta di un pianeta extrasolare usando l’interfe- rometria ottica. [ESO] ! ASTROFILO l’

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