l'Astrofilo luglio-agosto 2019
53 LUGLIO-AGOSTO 2019 CRONACHE SPAZIALI Q uesto grafico ri- vela le immagini ravvicinate di 15 delle 265000 galassie dell’Hubble Legacy Field. Le galassie sono sparse nel tempo, da 550 mi- lioni di anni fa a 13 miliardi di anni fa. La loro luce sta arri- vando sulla Terra ora, dopo aver attra- versato lo spazio per tutti quegli anni. Questa raccolta di immagini consente agli astronomi di guardare indietro nel tempo per vedere le galassie quando erano molto giovani, nelle primissime epoche dell’universo. L’universo ha 13,8 miliardi di anni. Il pannello superiore delle immagini mostra galassie “adulte“ mature; il pannello intermedio mostra le galassie nella loro “adolescenza” quando stanno crescendo e cambiando drammaticamente; il pannello in basso mostra galassie piccole e giovani. [NASA, ESA, G. Illingworth and D. Magee (University of California, Santa Cruz), K. Whitaker (University of Connecticut), R. Bouwens (Leiden University), P. Oesch (University of Geneva), and the Hubble Legacy Field team] hanno discusso se valesse la pena spendere una parte del tempo tele- scopio in una “battuta di pesca” per fare un’esposizione molto lunga di un piccolo pezzo di cielo apparente- mente vuoto. L’immagine risultante, l’Hubble Deep Field del 1995, ha catturato in un solo punto diverse migliaia di galassie mai viste prima. Il coraggioso sforzo è stata una pie- tra miliare e una dimostrazione del concetto che ha posto le basi per fu- ture immagini in profondità. Nel 2002, l’Advanced Camera for Surveys di Hubble è andata ancor più in profondità, per scoprire 10000 galassie in una singola “istantanea”. Nel 2012, gli astronomi hanno utiliz- zato le esposizioni dalla Wide Field Camera 3 (WFC3) di Hubble, instal- lata nel 2009, per assemblare l’im- magine eXtreme Deep Field. A dif- ferenza delle precedenti fotocame- re di Hubble, la WFC3 copre un in- tervallo di lunghezza d’onda più ampio, dall’ultravioletto al vicino in- frarosso. Questo nuovo mosaico di immagini è il primo di una serie di immagini denominate Hubble Legacy Field. Il team sta lavorando a una seconda serie di immagini, per un totale di oltre 5200 esposizioni di un’altra area del cielo. In futuro, gli astro- nomi sperano di ampliare il range multi-lunghezza d’onda delle imma- gini legacy, per includere dati infra- rossi con lunghezze d’onda maggio- ri e osservazioni nei raggi X ad alta energia di altri due grandi osserva- tori della NASA, i telescopi spaziali Spitzer e Chandra. L’immenso numero di galassie pre- senti nel Legacy Field sono anche il primo obiettivo per i futuri tele- scopi. “Esso preparerà davvero il ter- reno per il Wide Field Infrared Sur- vey Telescope (WFIRST) della NASA” , ha affermato Illingworth. “The Le- gacy Field è un apripista per WFIRST, che catturerà un’immagine 100 vol- te più grande di una tipica foto di Hubble. In sole tre settimane di os- servazioni da parte di WFIRST, gli astronomi saranno in grado di as- semblare un campo molto più pro- fondo e largo più del doppio rispet- to all’Hubble Legacy Field.” Inoltre, l’imminente James Webb Space Telescope della NASA consen- tirà agli astronomi di spingersi mol- to più in profondità nel Legacy Field, per rivelare come le galassie infanti siano effettivamente cresciute. La copertura a infrarossi di Webb andrà oltre i limiti di Hubble e Spit- zer per aiutare gli astronomi a i- dentificare le prime galassie nel- l’universo. ! ASTROFILO l’
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