l'Astrofilo luglio-agosto 2019
52 LUGLIO-AGOSTO 2019 CRONACHE SPAZIALI za, la maggior parte di queste esposizioni non era stata messa insieme in un modo coerente che può essere utilizzato da qualsiasi ricercatore. Gli astronomi possono sele- zionare nel Legacy Field i dati che vogliono e lavo- rare con essi immedia- tamente, anziché dover eseguire una quantità enorme di riduzione dei dati prima di condurre analisi scientifiche.” L’immagine, insieme alle singole esposizioni che costituiscono la nuova ve- duta, è disponibile per la comunità astronomica mon- diale attraverso il Mikulski Archive for Space Telescopes (MAST). MAST, un database online di dati astronomici di Hubble e di altre missioni della NASA, si trova presso lo Space Telescope Science Institute di Baltimora, nel Maryland. Il telescopio spaziale Hubble ha fatto molta strada nel prendere “campioni” sempre più fondamentali dell’uni- verso distante. Dopo il suo lancio nel 1990, gli astronomi che alla fine hanno portato alla comparsa del nostro si- stema solare e della vita. Questa veduta più ampia contiene circa 30 volte più ga- lassie dei precedenti campi profondi. La nuova imma- gine, un mosaico di istantanee multiple, copre quasi la larghezza della Luna piena. L’XDF, che è penetrato più a fondo nello spazio rispetto a questa visione più ampia, si trova in questa regione, ma copre meno di un decimo del diametro della Luna piena. Il Legacy Field svela anche uno zoo di oggetti insoliti. Mol- ti di essi sono i resti di caotici di- sastri galattici, risalenti a un periodo dell’universo primor- diale in cui piccole galassie gio- vani si scontrarono e si fusero con altre galassie. Assemblare tutte le osservazioni era un compito immenso. L’im- magine comprende il lavoro col- lettivo di 31 programmi Hubble condotti da diversi gruppi di astronomi. Hubble ha trascorso più tempo su questa piccola a- rea che su qualsiasi altra regione del cielo, per un totale di oltre 250 giorni, che rappresentano quasi tre quarti di un anno. “Il nostro obiettivo era riunire tutti i 16 anni di esposizioni in una immagine lascito” , ha spie- gato Dan Magee, della Univer- sity of California, Santa Cruz, responsabile dell’elaborazione dei dati del team. “In preceden- ASTROFILO l’ Q uesto grafico confronta le dimensioni apparenti in cielo dell’Hubble Legacy Field con le dimensioni angolari della Luna. [Hubble Legacy Field Image: NASA, ESA, and G. Illingworth and D. Magee (University of California, Santa Cruz); Moon Image: NASA, GSFC, and Arizona State University] Q uesto video esplora i det- tagli dell’Hubble Legacy Field. [NASA, ESA, G. Il- lingworth and D. Magee (University of California, Santa Cruz), K. Whitaker (University of Connecticut), R. Bouwens (Leiden University), P. Oesch (University of Geneva), and the Hubble Legacy Field team. Music: James Creasey]
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