l'Astrofilo luglio-agosto 2019
37 LUGLIO-AGOSTO 2019 CRONACHE SPAZIALI pera la gravità, l’asteroide diventa instabile e si generano frane in su- perficie che possono rilasciare ma- cerie e polvere nello spazio, semi- nando una coda di detriti, come si vede qui con Gault. “Questo evento di autodistruzione è raro” , ha spiegato Olivier Hainaut (European Southern Observatory, Germania). “Gli asteroidi attivi e in- stabili come Gault vengono rilevati solo per mezzo di nuovi telescopi di sorveglianza che scansionano l’in- tero cielo, il che significa che oggetti come Gault, che hanno comporta- menti anomali, non possono più sfuggire al rilevamento.” Gli astronomi stimano che tra gli 800000 asteroidi noti che occupano la cintura di asteroidi fra Marte e Giove, si verifica all’incirca una di- struzione all’anno per effetto YORP. L’osservazione diretta di questa at- tività da parte del telescopio spa- ziale Hubble ha fornito agli astro- nomi un’opportunità speciale per studiare la composizione degli aste- roidi. Studiando il materiale che questo asteroide instabile rilascia nello spazio, gli astronomi possono dare uno sguardo alla storia della formazione dei pianeti nelle prime epoche del sistema solare. Comprendere la natura di questo oggetto attivo e autodistruttivo è stato uno sforzo collaborativo che ha coinvolto ricercatori e strutture di tutto il mondo. La coda di detri- ti dell’asteroide è stata rilevata per la prima volta dai telescopi della University of Hawai i/NASA ATLAS (Asteroid Terrestrial-Impact Last Alert System) nelle isole Hawaii il 5 gennaio 2019. Dopo la revisione dei dati di archivio di ATLAS e UH/NASA Pan-STARRS (Panoramic Survey Tele- scope and Rapid Response System), è stato rilevato che la coda più gran- de di detriti dell’oggetto era già stata osservata nel dicembre 2018. Poco dopo, nel gennaio 2019, una seconda coda più corta fu vista da vari telescopi, tra cui Isaac Newton, William Herschel e ESA OGS Telesco- pes a La Palma e Tenerife, in Spa- gna, Himalayan Chandra Telescope in India, e il CFHT alle Hawai’i. L’ana- lisi successiva di queste osservazioni ha suggerito che i due eventi che hanno prodotto le tracce di detriti si sono verificati rispettivamente in- torno al 28 ottobre e al 30 dicembre 2018. Queste code saranno visibili solo per pochi mesi, dopo di che la polvere si disperderà nello spazio interplanetario. Le osservazioni di follow-up sono state fatte da vari telescopi terrestri e i dati raccolti sono stati utilizzati per dedurre un periodo di rotazione per Gault di due ore, che è molto vicino alla ve- locità critica a cui il materiale inizia a cadere e a scivolare attraverso la superficie dell’asteroide prima di an- dare alla deriva nello spazio. “Gault è il miglior esempio di ‘pi- stola fumante’ di un rotatore veloce proprio al limite di due ore” , ha spiegato l’autore principale Jan Kleyna (University of Hawai’i, USA). “Sarebbe potuto essere sull’orlo dell’instabilità per 10 milioni di anni. Anche un minimo disturbo, come il piccolo impatto di una pietra, po- trebbe aver innescato le recenti esplosioni.” Le immagini nitide di Hubble hanno fornito preziosi det- tagli sull’attività dell’asteroide. Dallo stretto fluire delle code, i ricer- catori hanno dedotto che il rilascio di materiale è avvenuto in brevi epi- sodi durati da poche ore a un paio di giorni. Dall’assenza di polvere in eccesso nelle immediate vicinanze dell’asteroide, hanno concluso che l’attività non è stata causata da una collisione con un altro oggetto mas- siccio. I ricercatori sperano che ulte- riori osservazioni forniranno ancora più informazioni su questo raro e curioso asteroide. ASTROFILO l’ ! L ’asteroide 6478 Gault, visto con il te- lescopio spaziale Hubble, mostra due sottili code di detriti simili a co- mete, che ci dicono come l’asteroide stia lentamente subendo un’autodistru- zione. Le strisce luminose che circon- dano l’asteroide sono stelle di sfondo. Gault si trova tra le orbite di Marte e Giove. [NASA, ESA, K. Meech and J. Kleyna (University of Hawaii), O. Hai- naut (European Southern Observatory)]
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