l'Astrofilo luglio-agosto 2019

19 ASTRONAUTICA vano una lava a bassa viscosità, ca- pace di formare pianure lisce, si pensava che il “basalto degli alti- piani” fosse sufficientemente arric- chito di silice da renderlo semi-vi- scoso, col risultato che dopo essere trasudato dalle fessure si stabiliva come macchie isolate nelle zone basse. Quando R.E. Eggleton mappò le colline chiare vicino al cratere Descartes, negli altipiani centrali, le riportò come una chiazza atipica della Fra Mauro Formation. Mancando prove del contrario, era naturale considerare queste colline domiche come estrusione di riolite ricca di silice che, essendo viscosa, si era accumulata fino a divenire colline. Inizialmente indicato come “Materiale delle Descartes Moun- tains”, questa zona collinare fu ri- battezzata Descartes Formation. I petrologi sostenevano che Apollo 16 sarebbe dovuto atterrare sul Kant Plateau, perché sembrava un blocco di crosta primitiva che, ben- ché craterizzato, non appariva ma- A POLLO 16 − Video che mostrano Thomas Mattingly e John Young di- vertirsi con il Lunar Roving Vehicle. [NASA, Project Apollo Archive]

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