l'Astrofilo luglio-agosto 2019

16 ASTRONAUTICA strato dell’ejecta di Serenitatis de- positato sulla crosta, in seguito “con- taminato” dalla formazione del Ma- re Imbrium, col risultato che i bloc- chi crostali sottostanti furono espo- sti dal nuovo evento. È possibile che una parte di questo materiale sia rimasto sulle cime, ma in gran parte sarebbe scivolato ver- so il basso, accumulandosi nelle val- li. Nella formazione di un cratere da impatto, il materiale scavato più in profondità viene lasciato sul bordo del cratere stesso. Quando un bacino si forma, c’è an- che un impulso di materiale semi- fuso scavato dal profondo sotto la crosta superficiale, e questo mate- riale avrebbe ammantato l’Appen- nino. Le rocce di Fra Mauro hanno rivelato che Imbrium si formò 3,85 miliardi di anni fa; ma la Fra Mauro Formation rappresentava unica- mente l’ejecta crostale. Era la prospettiva di un grande cra- tere sul fianco di un massiccio del- l’Appennino, capace di produrre un campione dell’antica crosta, o un masso rotolato giù dalla vetta e di- A POLLO 16 − Immagine presa dall’LRV mentre gli astronauti guidavano verso il modulo lunare. [NASA, Project Apollo Archive]

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