l'Astrofilo luglio-agosto 2018
7 ASTRONAUTICA Asteroid Miners”, pre- sentato nel settembre 2017 all’European Pla- netary Science Congress 2017 di Riga (Lettonia) da JL Galache (già del Minor Planet Center, Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics, ora Chief Technology Officer di Aten Engi- neering e consigliere di Deep Space Industries) e dalla prima autrice Amara Graps (Univer- sity of Bath, UK). Quel documento af- fronta una serie di ar- gomenti che puntualizzano la necessità di approfondire lo studio delle proprietà dei NEAs come passo iniziale verso la realizza- zione delle prime missioni minerarie. Su un totale di oltre 750000 asteroidi iden- tificati, quelli che possono transitare nelle vicinanze della Terra (a meno di 1,3 UA) sono circa 17000. Di tutti questi conosciamo con sufficiente precisione solo le orbite, e appena di poche decine di essi conosciamo anche, con approssimazione, alcune pro- prietà chimico-fisiche. Questa scarsità di in- formazioni è dovuta essenzialmente a due fattori. Il primo è legato alle finalità delle Il primo tentativo di affrontare concretamen- te l’argomento è però recente, risale al set- tembre 2016, quando decine di scienziati, tecnici e imprenditori si sono incontrati in Lussemburgo per tracciare le linee guida di quello che potrebbe essere l’inizio dello sfrut- tamento minerario dei NEAs. In particolare, sono state evidenziate le principali lacune nella conoscenza scientifica e tecnica che è necessario colmare prima di andare oltre. Il meeting, denominato Asteroid Science In- tersections with In-Space Mine Engineering (ASIME) 2016, ha prodotto un libro bianco intitolato “Answers to Questions from the Brandon Hahn - ArtStation
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy MjYyMDU=