l'Astrofilo luglio-agosto 2018

46 LUGLIO-AGOSTO 2018 CRONACHE SPAZIALI Q uesta osservazione di SPHERE mostra la sco- perta di un disco, visto di ta- glio, intorno alla stella GSC 07396-00759, uno dei membri di uno dei sistemi stellari mul- tipli inclusi nel campione DARTTS-S. Stranamente, que- sto nuovo disco sembra più evoluto dei dischi ricchi di gas intorno alla stella di tipo T-Tauri che abita lo stesso si- stema, anche se le due stelle hanno la stessa età. Il disco si estende da sinistra in basso verso a destra in alto. La re- gione centrale, in grigio, in- dica la zona in cui la luce della stella è stata mascherata. [ESO/E. Sissa et al.] SHINE (SpHere INfrared sur- vey for Exoplanets). Questa stella rossa è membro di un sistema multiplo incluso nel campione DARTTS-S ma, stranamente, questo nuovo disco sembra più evoluto ri- spetto ai dischi ricchi di gas intorno a una stella T Tauri nello stesso sistema, seb- bene le due stelle abbiano la stessa età. Questa scon- certante differenza nei tempi scala dell’evoluzione dei di- schi intorno a due stelle della stessa età è un altro motivo per cui gli astronomi vogliono scoprire di più sui dischi e sulle loro caratteristiche. Gli astronomi hanno usato SPHERE anche per ottenere molte altre im- magini evocative, così come per altri studi tra cui l’interazione di un pia- neta con un disco, i moti orbitali al- l’interno di un sistema e l’evoluzione temporale di un disco. I nuovi risultati di SPHERE, insieme ai dati di altri telescopi come ALMA, stanno rivoluzionando la compren- sione che gli astronomi hanno del- l’ambiente intorno alle stelle giovani e dei complessi meccanismi della for- mazione planetaria. neti potrebbero essere ancora in formazione. Studiare questi dischi è fondamentale per investigare il le- game tra le proprietà del disco e la formazione e la presenza di pianeti. Molte delle giovani stelle mostrate qui provengono da un nuovo studio di stelle di tipo T Tauri, una classe di stelle molto giovani (meno di 10 mi- lioni di anni) e di luminosità varia- bile. I dischi intorno a queste stelle contengono gas, polvere e planete- simi, i mattoni costitutivi dei pianeti e i progenitori dei sistemi planetari. Le immagini mostrano anche come avrebbe potuto apparire il Sistema Solare nelle prime fasi della forma- zione, più di quattro miliardi di anni fa. La maggior parte delle immagini mostrate qui sono state ottenute nell’ambito della survey DARTTS-S (Discs ARound T Tauri Stars with SPHERE). La distanza dalla Terra delle stelle bersaglio va da 230 a 550 anni luce. Per confronto, la dimen- sione della Via Lattea è di quasi 100000 anni luce, perciò queste stelle sono, relativamente parlando, molto vicine alla Terra. Ma anche a questa distanza è molto difficoltoso ottenere buone immagini della de- bole luce riflessa dai dischi, poiché sommersi nella luce abbagliante delle stelle madri. Un’altra osservazione di SPHERE ha portato alla scoperta di un disco visto di taglio intorno alla stella GSC 07396-00759, trovato dalla survey ASTROFILO l’ !

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