l'Astrofilo luglio-agosto 2018

21 CRONACHE SPAZIALI Questi ammassi di galassie in formazione sono stati identificati per la prima volta come deboli macchie di luce con il Telescopio del Polo Sud e con l’Os- servatorio spaziale Herschel. Osservazioni successive con ALMA e APEX hanno mostrato che avevano una struttura insolita e hanno confermato che la luce proviene da un’epoca molto precedente del previsto, appena 1,5 mi- liardi di anni dopo il Big Bang. Le nuove osservazioni di ALMA ad alta risolu- zione hanno finalmente rivelato che le due deboli luci non sono oggetti singoli, ma sono in realtà composti ri- spetti- vamente da quattordici e dieci galassie massicce, cia- scuna entro un raggio parago- nabile alla distanza tra la Via Lattea e le vicine Nubi di Magel- lano. “Queste scoperte otte- nute da ALMA sono solo la punta dell’iceberg: ulteriori osservazioni con il telescopio APEX mostrano che il vero nu- mero di galassie con formazione stellare è probabilmente tre volte più alto. Osservazioni in corso con lo strumento MUSE installato sul VLT dell’ESO stanno identificando ulteriori galassie,” commenta Carlos De Breuck, un astronomo dell’ESO. Modelli correnti teorici e computazionali suggeri- scono che i proto-ammassi massicci come questi avreb- bero dovuto impiegare un tempo molto più lungo per evolversi. Usando i dati di ALMA, con la sua risoluzione e sen- sibilità superiore, come input per simulazioni al computer molto sofisticate, i ricercatori possono studiare la formazione degli am- massi meno di 1,5 miliardi di anni dopo il Big Bang. “Come questa as- semblea di galassie sia diventata così grande così in fretta rimane ancora oscuro. Non è stata ammonticchiata lentamente nel corso di miliardi di anni, come gli astronomi si sarebbero aspettati. La scoperta offre una grande opportunità di studiare come le galassie massicce si siano incontrare per formare un ammasso di galassie così grande.” afferma Tim Miller, dot- torando della Università di Yale e primo autore di uno degli articoli. ! Q uesta rappresentazione artistica di SPT2349-56 mostra un gruppo di galassie interagenti e sul punto di fondersi nell’Universo pri- mordiale. Sono stati identifi- cati dai telescopi ALMA e APEX e rappresentano la for- mazione di ammassi di galas- sie, le strutture più massicce nell’Universo moderno. Gli astronomi ritenevano che questo tipo di eventi ini- ziasse solo circa tre miliardi di anni dopo il Big Bang, per- ciò sono rimasti molto sor- presi nel constatare che le nuove osservazioni mostra- vano che invece avvengono quando l’Universo è più gio- vane, circa la metà del previ- sto! [ESO/M. Kornmesser] LUGLIO-AGOSTO 2018 ASTROFILO l’

RkJQdWJsaXNoZXIy MjYyMDU=