l'Astrofilo luglio-agosto 2018
18 LUGLIO-AGOSTO 2018 CRONACHE SPAZIALI precisa della distanza. “Poiché stia- mo osservando un gruppo di stelle, possiamo ottenere una misurazione migliore rispetto al semplice guar- dare le singole Cefeidi” , ha detto il membro del team Casertano. Le pic- cole oscillazioni di queste stelle del- l’ammasso erano solo 1/100 di pixel sulla fotocamera del telescopio, e sono state misurate con una preci- sione di 1/3000 di pixel. Questo è l’equivalente di misurare le dimen- sioni di un pneumatico sulla Luna con una precisione di un pollice. I ricercatori dicono che potrebbero raggiungere una precisione dell’1% se combinassero la misurazione della distanza di Hubble di NGC 6397 con i risultati imminenti ottenuti dall’os- servatorio spaziale Gaia dell’ESA, che sta misurando le posizioni e le di- stanze delle stelle con una precisione senza precedenti. “Raggiungere l’ac- curatezza dell’1% fisserà questa mi- surazione della distanza una volta per tutte” , ha detto Brown. tecnica misura il piccolo, apparente spostamento della posizione di un oggetto a causa di un cambiamento nel punto di vista di un osservatore. Hubble ha misurato l’apparente oscil- lazione minuscola delle stelle dell’am- masso a causa del moto della Terra attorno al Sole. Per ottenere la di- stanza esatta di NGC 6397, il team di Brown ha utilizzato un metodo inge- gnoso sviluppato dagli astronomi Adam Riess, premio Nobel, e Stefano Casertano della STScI e Johns Hopkins University, sempre a Baltimora, per misurare accuratamente le distanze di quelle stelle pulsanti chiamate va- riabili Cefeidi. Esse servono agli astro- nomi per calcolare con precisione il tasso di espansione dell’universo. Con questa tecnica, chiamata “scan- sione spaziale”, la Wide Field Camera 3 di Hubble ha misurato la parallasse di 40 stelle di NGC 6397, effettuando misurazioni ogni 6 mesi per 2 anni. I ricercatori hanno poi combinato i ri- sultati per ottenere la misurazione Q uesto video zomma in una ve- duta del telescopio spaziale Hub- ble dell’ammasso globulare NGC 6397. [NASA, ESA, and G. Bacon (STScI)] popolazioni stellari giovani e meno giovani. “Qualsiasi modello che sia d’accordo con le misure ti dà più fi- ducia nell’applicare quel modello a stelle più lontane” , ha detto Brown. “I vicini ammassi stellari fungono da ancore per i modelli stellari. Fino ad ora, avevamo solo distanze accurate per gli ammassi più giovani all’in- terno della nostra galassia perché erano più vicini alla Terra. “ Al con- trario, circa 150 ammassi globulari orbitano fuori dal disco stellare, re- lativamente giovane, della nostra galassia. Questi sciami sferici e den- samente popolati di centinaia di mi- gliaia di stelle sono i primi proprie- tari della Via Lattea. Gli astronomi di Hubble hanno usato la parallasse trigonometrica per fis- sare la distanza dell’ammasso. Questa ASTROFILO l’ !
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