l'Astrofilo luglio-agosto 2018
15 LUGLIO-AGOSTO 2018 CRONACHE SPAZIALI sicce brillano intensamente e vivono vite brevi, mentre quelle meno massicce, come il Sole, hanno una luminosità più modesta, ma durano miliardi di anni. Conoscere la proporzione di stelle di massa diversa che si formano in una galassia, perciò, è alla base della comprensione della formazione ed evoluzione delle galassie in tutta la storia dell’universo. Di conseguenza, ci fornisce in- dizi cruciali sugli elementi chimici disponibili per formare nuove stelle e pianeti e, in de- finitiva, il numero di buchi neri “seme” che possono fondersi per formare i buchi neri supermassicci che vediamo oggi nel centro di molte galassie. La co-autrice Donatella Romano dell’INAF- Osservatorio di Astrofisica e Scienza dello Spazio di Bologna, Italia, spiega cos’hanno trovato: “Il rapporto tra 18 O e 13 C era circa 10 volte più alto in queste galassie “starburst” nell’universo primordiale che nelle galassie come la Via Lattea, indicando che all’interno di queste galassie starburst si trova una pro- porzione decisamente maggiore di stelle massicce.” La scoperta di ALMA è consistente con un’al- tra scoperta nell’universo locale. Un gruppo di scienziati, con a capo Fabian Schneider dell’Università di Oxford, Regno Unito, ha ef- fettuato misure spettroscopiche con il VLT (Very Large Telescope) dell’ESO di circa 800 stelle nella zona di formazione stellare 30 Do- radus, nella Grande Nube di Magellano, con lo scopo di studiare la distribuzione globale delle età stellari e della loro massa iniziale. Schneider spiega: “Abbiamo trovato circa il 30% in più del previsto di stelle con masse oltre le 30 volte la massa del Sole e circa il 70% in più del previsto sopra le 60 masse solari. I nostri risultati sono una sfida al pre- cedente limite di 150 masse solari per il mas- simo della massa iniziale delle stelle e suggeriscono addirittura che le stelle pos- sano avere masse iniziali fino a 300 masse solari!” Rob Ivison, coautore del nuovo arti- colo con i dati di ALMA, conclude: “I nostri risultati ci portano a mettere in discussione la nostra comprensione della storia cosmica. Gli astronomi che costruiscono modelli dell’universo devono tornare a pensare e progettare modelli, con un maggior grado di sofisticazione.” ASTROFILO l’ !
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