l'Astrofilo luglio-agosto 2016

CRONACHE SPAZIALI ASTROFILO l’ L 'immagine di sfondo (blu) è del telescopio spaziale Hub- ble. L'immagine in primo piano (rosso) sono i dati di ALMA che mostrano la distribuzione del monossido di carbonio dentro e attorno la galassia. Il riquadro mostra di dati di ALMA dell'om- bra (nero) prodotta dall'assorbi- mento della luce a lunghezze d'onda millimetriche, emessa dagli elettroni che sfrecciano at- torno ai potenti campi magne- tici generati dal buco nero supermassiccio della galassia. L'ombra indica che nubi fredde di gas molecolare stanno preci- pitando sul buco nero. [B. Sax- ton (NRAO/AUI/NSF)/G. Trem- blay et al./NASA/ESA Hubble/ ALMA (ESO/NAOJ/NRAO)] verso il buco nero supermassiccio nel nucleo della galassia a circa un milione di km/h. Ogni nube con- tiene tanto mate- riale quanto un milione di soli ed è ampia decine di anni luce. No rma lmen t e , oggetti su quella scala sarebbero difficili da distin- gue a simili di- stanze cosmiche, anche con la stra- biliante risoluzio- ne di ALMA. Essi sono tuttavia ri- velati dalle “om- bre” lunghe mili- ardi di anni luce che proiettano ver- so la Terra. Le ombre di formano quando il gas opaco in caduta blocca una porzione del brillante back- ground di luce a lunghezza d'onda millimetrica, emessa dagli elettroni che spiraleggiano attorno ai campi magnetici vicinissimi al buco nero su- I l “bollettino meteorologico” illustrato in questo video pre- vede nubi di condensazione di gas molecolare freddo at- torno ad Abell 2597 Brightest Cluster Galaxy. Le nubi si condensano dal gas caldo e ionizzato che riempie lo spazio tra le galassie dell'ammasso. Nuovi dati di ALMA mostra no che tali nubi stanno piovendo sulla galassia, precipitando verso il buco nero supermassiccio al suo centro. [NRAO/AUI/ NSF; Dana Berry/SkyWorks; ALMA (ESO/NAOJ/NRAO)] mo assistere davvero a questo tem- porale su estensione galattica che ali- menta un buco nero di massa pari a 300 milioni di volte quella della Sole.” Tremblay e il suo team hanno usato ALMA per scrutare un ammasso in- solitamente brillante di 50 galassie, noto nel suo insieme come Abell 2597. Al suo centro vi è una massic- cia galassia ellittica denominata Abell 2597 Brightest Cluster Galaxy. Lo spazio fra queste galassie è riem- pito da un'atmosfera diffusa di gas caldo ionizzato, che era stata pre- cedentemente osservata dall'osser- vatorio per raggi X Chandra della NASA. “Questo gas molto, molto caldo può raffreddarsi velocemente, condensare e precipitare in modo molto simile a come l'aria calda e umida nell'atmosfera terrestre può produrre nuvole di pioggia e preci- pitazioni” , ha detto Tremblay. “Le nuvole appena formate piovono poi sulla galassia, favorendo la forma- zione stellare e alimentando il buco nero supermassiccio" . In prossimità del centro di questa galassia, i ricer- catori hanno scoperto proprio tale scenario: tre grandi concentrazioni di gas freddo si stanno dirigendo permassiccio centrale. Ulteriori dati della Very Long Baseline Array, della National Science Foundation, indi- cano che le nubi di gas osservate da ALMA si trovano ad appena 300 anni luce di distanza dal buco nero centrale, essenzialmente sul punto di essere divorate, in termini astro- nomici. Per quanto ALMA sia in grado di rilevare solo tre nubi di gas freddo in pros- simità del buco nero, gli astronomi ipotizzano che possano essercene migliaia simili nelle vicinanze, sot- toponendo il buco nero a una pioggia continua che potrebbe alimentarne l'at- tività per un lungo periodo di tempo. Gli astronomi stanno ora pianificando di usare AL- MA per ricercare questi “diluvi” in altre galassie, al fine di determinare se quel meteo cosmico è comune, come alcune delle teorie correnti suggeriscono. n

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