l'Astrofilo luglio-agosto 2016

ARCHEOASTRONOMIA ASTROFILO l’ dove è possibile ottenere materiale analogo, incluse immagini del 2005 che riprendono l'area sospetta dopo che un incendio ne aveva diradato la vegetazione più alta, favo- rendo in tal modo l'individuazione di even- tuali vestigia prima inosservabili. In questa fase della sua ricerca, l'intrapren- dente William è coadiuvato da Armand La- rocque, specialista in telerilevamento della Université du Nouveau-Brunswick, a Frédé- ricton. In preda all'entusiasmo per ciò che sembra emergere dalle immagini satellitari, LaRocque inizia a rilasciare premature dichia- razioni che assieme a quelle del suo giovanis- simo “collega” vengono riprese e pubblicate sul Journal de Montréal . Una frase di William riassume bene la situazione: “Quando il Dr. Larocque mi ha confermato, lo scorso gen- naio, che si distinguevano una piramide e una trentina di altre strutture, è stato straor- dinario” . Il piccolo scienziato decide di dare anche un nome alla fantomatica città, K'aak Chi, traducibile in “Bocca di fuoco”. L'incredibile notizia, una volta lanciata, si spande a macchia d'olio in pochissimi giorni e la faccenda inizia ad assumere aspetti che si riveleranno presto grotteschi. Ecco alcuni esempi. Daniel De Lisle, Canadian Space Agency, consegnando una medaglia di merito al giovane scopritore, dichiara che: “Ciò che affascina nel progetto di William è la profondità della sua ricerca. Trovare un le- E l Caracol, il ce- lebre osserva- torio astronomico Maya di Chichén Itzá, impreziosi- sce la mappa su cui è indicata la posizione della fantomatica città scoperta da Wil- liam con l’aiuto (si fa per dire) di Armand Larocque e Daniel De Lisle. [Le Journal de Montréal]

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