l'Astrofilo luglio-agosto 2016

ARCHEOASTRONOMIA ASTROFILO l’ W illiam in- contra Da- niel De Lisle, re- sponsabile di pro- getto dell’agen- zia spaziale cana- dese. Il risultato dell’incontro non sarà uno di quelli di cui andare par- ticolarmente fieri. [Canadian Space Agency] Q ui William mostra orgo- glioso una stampa su cui si legge “la mia nuova sco- perta in archeoastronomia”. Purtroppo per lui, la verità è ben diversa. [Hydro-Québec] conto che 142 stelle vanno a coincidere con 117 importanti centri urbani che il popolo Maya costruì e abitò lungo la penisola dello Yucatan. Il ragazzino riconosce anche una certa corrispondenza fra stelle più brillanti e città più grandi. Incoraggiato dai risultati, continua le sue ricerche e su una fonte non meglio identificabile trova riferimenti a una possibile 23 a costellazione conosciuta dai Maya, composta di appena tre stelle, che l'in- traprendente québécois va a proiettare fra gli insediamenti ancora privi di una “corrisponden- za celeste”. Due stelle sembrano coin- cidere con altrettante cit- tadelle, mentre la terza non si proietta su nessun centro archeologico noto. A questo punto, William ha un'intuizione davvero notevole: forse la terza città esiste, ma non è stata ancora scoperta perché sepolta sotto la rigogliosa vegeta- zione di quella regione; se è così la terza stella ci dice con precisione dove cercarla. Il ragionamento non fa una piega e per tro- vare riscontri William si rivolge alla Canadian Space Agency, presso la quale ottiene in vi- sione alcune immagini satellitari della ri- stretta zona in questione. Non pago di queste foto, prodotte da NASA e JAXA, il ra- gazzino consulta anche decine di siti web

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