l'Astrofilo luglio-agosto 2016

PLANETOLOGIA ASTROFILO l’ pianeta può essere riscaldata al pari di quella della Terra e quindi offrire condizioni inte- ressanti al suolo. È tuttavia an- che possibile che sia sensibil- mente più fredda, ma qualora l'orbita dell'oggetto non fosse circolare, è verosimile che la trazione gravitazionale eserci- tata su di esso dalla stella possa contribuire a elevare la tempe- ratura interna e di conseguen- za quella superficiale. Capire se TRAPPIST-1d può es- sere considerato un pianeta abitabile (in senso lato) è un compito ai limiti dell'attuale tecnologia. Se orbitasse attor- no a una stella più luminosa, ad esempio di tipo solare, co- me i numerosi pianeti di taglia terrestre scoperti da Kepler, non avremmo speranze di riu- scire a indagare la sua atmo- sfera alla ricerca di molecole particolarmente interessanti. Ma la luce stellare che filtra at- traverso l'atmosfera di TRAP- PIST-1d, e che quindi acquisi- sce le “firme” degli elementi che la compongono, non è so- verchiata dalla luce emessa dal- la nana, per via delle piccole di- mensione e della bassa lumino- sità della nana stessa. Quindi sulla Terra arrivano informa- zioni leggibili sulla composi- zione dell'atmosfera planetaria e il team di Gillon ha già ini- ziato a raccoglierle con stru- menti operanti a varie lun- ghezze d'onda, al fine di carat- terizzare quell’inviluppo gas- soso con sufficiente precisione e individuare eventuali biomar- catori. Lo Space Telescope Ima- ging Spectrograph (STIS) di Hubble dovrebbe essere già in grado di fornire dati sull'esten- sione e sulla composizione del- l'atmosfera lungo il termina- tore (che durante i transiti co- U na suggestiva rappresentazione della superficie di TRAPPIST-1d. L’am- biente è probabil- mente gelido, ma potrebbe non essere del tutto ostile alla comparsa di elemen- tari forme di vita. [ESO/M. Kornmesser]

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