l'Astrofilo luglio-agosto 2015
COSMOLOGIA ASTROFILO l’ D a sinistra a destra: un’im- magine presa da Hubble della ga- lassia che produce il lensing su SDP.81 (l’anello è pratica- mente invisibile); un’immagine del- l’anello presa da ALMA (la galassia interposta risulta invisibile); l’imma- gine di SDP.81 ri- costruita con un modello mate- matico. [ALMA (NRAO/ESO/ NAOJ)/Y. Tamura (The University of Tokyo)/Mark Swinbank (Dur- ham University)] A sinistra, uno schema che rias- sume il caso di SDP.81. [ALMA (ESO/NAOJ/ NRAO)/C. Collao/ Japan Meteorolo- gical Agency] Recentemente una di quelle strutture ha attratto moltissimo l'attenzione dei ricer- catori, al punto che negli ultimi mesi sono stati pubblicati da almeno sette team non meno di otto articoli scientifici che la ri- guardano. Ci riferiamo all'anello prodotto dalla distorsione della galassia HATLAS J090311.6+003906, più semplicemente nota anche con la sigla SDP.81, posta nella costel- lazione dell'Idra, a una distanza dalla Terra di 11,7 miliardi di anni luce. Si trova in una il cosiddetto “anello di Einstein”, dove l'im- magine della sorgente, tipicamente una ga- lassia remota, appare complessivamente più luminosa, allungata e ridistribuita lungo un cerchio centrato sulla massa che provoca quell'alterazione, detta “lensing gravitazio- nale”. Il più delle volte, gli anelli di Einstein sono incompleti, quindi formati da uno o più archi di diversa lunghezza, e solo rara- mente se ne osservano di completi, seb- bene di luminosità e densità non uniformi.
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