l'Astrofilo luglio-agosto 2015
CRONACHE SPAZIALI le galassie si for- mano ed evolvo- no (ed è in defi- nitiva una delle ragioni per cui la vita esiste sulla Terra), ma ancora non sappiamo quasi nulla su di essa. “La sor- prendente sco- perta del nostro studio è stata che le galassie ellitti- che mantengono una velocità cir- colare notevol- mente costante fino a grandi di- stanze dai loro centri, allo stesso modo che le ga- lassie a spirale sono già note fare” , ha detto Cappellari. “Ciò significa che in questi tipi di ga- lassie molto di- versi, stelle e ma- teria oscura ‘co- spirano’ per redi- stribuire sé stes- se e per produrre quell'effetto, con le stelle che dominano nelle regioni interne delle galassie e con un gra- duale aumento nelle regioni ester- ne della supremazia della materia oscura.” Tuttavia, la cospirazione non emer- ge spontaneamente dai modelli sul- l'energia oscura e una fastidiosa messa a punto è necessaria per spie- gare le osservazioni. Per questo mo- tivo, la cospirazione ha anche porta- to alcuni autori a suggerire che, in- vece di essere attribuita alla materia oscura, può essere conseguenza del- la legge di gravità di Newton, che di- venterebbe progressivamente meno precisa a grandi distanze. Sorprendentemente, decenni dopo essere stata proposta, questa teoria alternativa (senza materia oscura) ancora non può essere definitiva- mente esclusa. Le galassie a spirale rappresentano meno della metà della massa stellare nell'Universo, che è dominato dalle galassie ellittiche e lenticolari, che hanno configurazioni “paffute” e mancano del disco piatto di gas tipi- co delle spirali. Di queste galassie è stato tecnicamente molto difficile misurare le masse e scoprire quanta materia oscura possiedono e come è distribuita, finora. Poiché le galassie ellittiche hanno storie evolutive e forme diverse da quelle delle galassie spirali, la cospirazione appena sco- perta è ancora più profonda e con- durrà gli esperti di materia oscura e formazione delle galassie a riflettere attentamente su cosa è accaduto nel “settore oscuro” dell'universo. “Que- sta faccenda è particolarmente at- tuale in questo periodo in cui i fisici del CERN stanno riattivando il Large Hadron Collider, per tentare di rile- vare direttamente la stessa inafferra- bile particella di materia oscura, che fa ruotare velocemente le galassie, se esiste davvero!” , ha concluso il Pro- fessor Jean Brodie, principal investi- gator della SLUGGS survey. ASTROFILO l’ E sempio di mappatura e di analisi delle velocità delle stelle in una galassia ellittica. I colori blu mostrano regioni dove le stelle stanno sfrecciando verso l'osservatore sulla Terra, mentre i colori rossi mostrano regioni dove si stanno allontanando, in un modello generale di rotazione coerente. Il riquadro più in alto mostra i dati originali, come raccolti usando lo spettrografo DEIMOS al W.M. Keck Observatory. Il riquadro in basso mostra invece un modello numerico che riscontra le osservazioni straordinariamente bene, usando l'influenza gravitazionale combi- nata con quella della materia oscura e luminosa. [M. Cappellari and the SLUGGS Team] n
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