l'Astrofilo luglio-agosto 2015
CRONACHE SPAZIALI by Keck Observatory U n team internazionale di astro- nomi, coordinato da Michele Cappellari, della University of Oxford, ha utilizzato dati raccolti al W. M. Keck Observatory delle Hawaii per analizzare i moti stellari nelle re- gioni esterne delle galassie ellittiche, nella prima indagine di questo tipo volta a catturare un gran numero di quelle galassie. Il team ha scoperto sorprendenti similarità gravitazionali fra galassie spirali ed ellittiche, che implicano l'influenza di forze ignote. I ricercatori, provenienti da USA, Au- stralia ed Europa, hanno impiegato il potente spettrografo DEIMOS, instal- lato sul più grande telescopio ottico del mondo, al Keck Observatory, per condurre una grande survey di galas- sie vicine, denominata SLUGGS, che ha mappato la velocità delle loro stelle. Il team ha quindi applicato la legge della gravitazione di Newton per tradurre queste misurazioni di velocità in quantità di materia distri- buita all'interno delle galassie stesse. “Lo spettrografo DEIMOS è stato cru- ciale per questa scoperta, perché può raccogliere dati da un’intera galassia gigante in un colpo solo, campio- nando al contempo le velocità delle sue stelle in un centinaio di diverse posizioni, con eccellente accuratez- za”, ha detto Aaron Romanowsky, della San Jose State University. Una delle scoperte scientifiche più importanti del XX secolo è stata quel- S imulazione al computer di una galassia, con la materia oscura colorata per renderla visibile. La materia oscura circonda e permea la galassia, tenendola assieme e permettendo a stelle e pianeti di formarsi. [Sprin- gel et al., Virgo Consortium, Max-Planck-Institute for Astrophysics] L e velocità delle stelle su orbite circolari sono state misurate sia attorno alle galassie spirali sia a quelle ellittiche. Senza materia oscura, le velocità dovrebbero de- crescere con la distanza dal centro galattico, a tassi diversi per i due tipi di galassie. Invece, la materia oscura sembra “cospirare” per tene- re stabili le velocità. [M. Cappellari and the Sloan Digital Sky Survey] la che le spettacolari galassie, come la nostra stessa Via Lattea, ruotano molto più velocemente del previsto, spinte dalla forza gravitazionale extra dell'invisibile “materia oscura”, come è ora chiamata. Dalla sua sco- perta, 40 anni fa, abbiamo imparato che questa misteriosa sostanza, che è probabilmente un'esotica particella elementare, costituisce circa l'85% della massa dell'universo, lasciando solo il 15% alla materia ordinaria che incontriamo nella nostra vita quoti- diana. La materia oscura è centrale per la nostra comprensione di come ASTROFILO l’ La cospirazione della materia oscura
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