l'Astrofilo luglio-agosto 2015
CRONACHE SPAZIALI pianeti. Essi possono essere scoperti, e le loro orbite tracciate, molto più velocemente perché l'APF è una struttura dedicata che cerca in mo- dalità robotica i pianeti ogni notte serena. La completa automazione delle osservazioni, quindi senza su- pervisione umana, ha richiesto uno sforzo di anni allo staff e agli stu- denti del team di scoperta della Uni- versity of California Observatories. “Inizialmente abbiamo utilizzato APF come un telescopio normale, stando svegli tutta la notte a cercare di stella in stella. Ma l'idea di lasciare a un computer il turno di notte di- ventava sempre più allettante dopo mesi di poco sonno. Così abbiamo scritto un software per sostituire noi stessi con un robot” , ha detto B.J. Fulton, ricercatore della University of Hawaii. Il telescopio spaziale Kepler ha sco- perto migliaia di pianeti extrasolari e ha dimostrato che essi sono co- muni nella nostra galassia. Tuttavia, quasi tutti quei pianeti sono lontani dal nostro sistema solare. Attorno alla maggior parte delle stelle vicine non si sono cercate a fondo quelle superTerre (pianeti più grandi della Terra ma più piccoli di Nettuno) che invece altrove Kepler ha trovato in grande abbondanza. La recente scoperta mostra il tipo di sistemi planetari che gli astronomi si aspettano di trovare negli anni a venire attorno a molte stelle vicine. “I tre pianeti sono diversi da qualunque cosa del nostro sistema solare, avendo masse di 7-8 volte quella della Terra e orbite che li portano molto vicini alla stella ospite” , spiega Lau- ren Weiss, ricercatore della UC Berkeley. “Questo li- vello di automazione è un punto di svolta per l'astro- nomia” , ha aggiunto Ha- ward. “È un po' come pos- sedere un'auto senza con- ducente che va a fare shop- ping planetario.” Le osservazioni di APF, APT e Keck Observatory hanno aiutato a confermare i pia- neti e ad escludere altre interpreta- zioni. “Le macchie stellari, come le macchie solari del Sole, possono per breve tempo mimare la presenza di piccoli pianeti. Osservazioni ripetute per molti anni ci permettono di sepa- rare i segnali delle macchie stellari da quelli dei nuovi pianeti” , ha detto Evan Sinukoff, un ricercatore dell'UH che ha contribuito alla scoperta. Le osservazioni robotiche di HD 7924 sono l'inizio di una ricerca sistema- tica di superTerre orbitanti stelle vi- cine. Fulton coordinerà due anni di ricerca con l'APF come parte del suo lavoro per la tesi di dottorato. “Quando l'indagine sarà completa, avremo un censimento di piccoli pia- neti orbitanti stelle di tipo solare, ap- prossimativamente entro 100 anni luce dalla Terra” , ha detto lo stesso Ful- ton. L'automazione del telescopio è re- lativamente nuova in astronomia e gli astronomi dell'UH stanno costruendo due impianti all'avanguardia. Chri- stoph Baranec ha costruito l'osser- vatorio Robo-AO per prendere immagini ad alta risoluzione, im- piegando un laser per rimuovere il deterioramento prodotto dall'at- mosfera terrestre, mentre John Tonry sta sviluppando ATLAS, un osservatorio robotico che caccerà asteroidi killer. In onore delle donazioni di Gloria e Ken Levy, che hanno contribuito a facilitare la realizzazione dello spettrografo Levy sull'APF e hanno supportato Lauren Weiss, il team ha informalmente chiamato il si- stema HD 7924 “Sistema planeta- rio Levy”. Il team ha anche ricono- sciuto il supporto della NASA, del- l'U.S. Naval Observatory e del Lick Observatory, gestito dalla Univer- sity of California. ASTROFILO l’ R appresentazione artistica di una pa- noramica dal sistema planetario HD 7924, visto dalla parte opposta al Sole, che da quel sistema sarebbe facilmente visibile a occhio nudo. Poiché HD 7924 è nel nostro cielo settentrionale, un osser- vatore che guardasse verso di noi ve- drebbe nel suo cielo oggetti come la Croce del Sud e le Nubi di Magellano nelle vicinanze del Sole. [Art by Karen Teramura & BJ Fulton, UH IfA] n
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