l'Astrofilo maggio-giugno 2014

editoriale Cari Lettori, se ci seguite con sufficiente attenzione, avrete notato che a fine febbraio siamo usciti con il numero bimestrale di marzo-aprile e che nei primi mesi dell'anno abbiamo pubblicato alcuni articoli in versione inglese. L'una e l'altra cosa ci sono servite per testare e dare una periodicità sostenibile alla novità editoriale che prende il via con questo numero di maggio-giugno e che consiste nella pubblicazione integrale della versione inglese de l'Astrofilo (ovviamente in aggiunta a quella italiana). Avremmo potuto chiamarla Astrophil (o Astrophile), termine utilizzato nella lettera- tura britannica già alla fine del Millecinquecento, quindi ben prima dell'invenzione del telescopio, all'esclusivo uso del quale c’è ancora chi continua ad associare il so- stantivo “astrofilo”. Abbiamo invece trovato più efficace e diretto un nome come Free Astronomy Magazine , rivista gratuita di astronomia, che dice tutto. Questo nuovo strumento permetterà a noi e ai nostri sponsor di farci conoscere ovunque ci siano astrofili (e non solo astrofili) collegati al web, e rende ancor più incolmabile il vantaggio che abbiamo nella divulgazione dell'astronomia al grande pubblico rispetto alle realtà editoriali vecchia maniera. Per la prima volta una rivista italiana di astronomia varca i confini nazionali e si offre al mondo, senza chiedere nulla in cambio, se non di essere letta (o almeno sfogliata). Finora era successo solo il contrario, ossia riviste in inglese vendute (a caro prezzo) in Italia o tradotte in italiano, ma la congiuntura fra crisi economica globale e crisi editoriale sta seriamente minando anche quei canali. Forse qualcuno ricorderà il tentativo di qualche anno fa, da parte di un grande gruppo editoriale, di inserire sul mercato la versione italiana di una nota rivista tedesca di astronomia. Un solo numero in edicola e poi stop. Il XX secolo è finito da un pezzo e forse se n’è accorto anche chi più recentemente ha tentato di avviare un progetto per certi versi simile a l'Astrofilo (ma con obiettivi surreali), approcciandosi alla situazione attuale con un fare anni '80. Zero numeri pubblicati. Il mercato muta sempre più rapidamente, ma grazie al cielo (o più probabilmente all'esperienza) sappiamo quale strada seguire senza doverlo chiedere ai lettori, per- ché succede anche questo, come se un tassista chiedesse ai suoi clienti se svoltare a destra, a sinistra o andare dritto. Che cosa consigliereste a quel tassista? Le soluzioni ai problemi creati dal particolare periodo che vive l'editoria esistono già, tutto sta nel saperle adattare alle singole situazioni, ma non tutti sanno o possono farlo. Per quanto ci riguarda, le nostre scelte ci hanno portato a creare una rivista che, nel suo piccolo, non ci risulta avere eguali sul web e che con la versione inglese raggiunge il suo apice evolutivo. Si può fare di più? Si può sempre migliorare, ma si può fare anche molto peggio, come altre realtà continuano a dimostrare. Concludendo, teniamo a sottolineare che per le traduzioni ci avvaliamo dell’esperienza pluridecennale nel settore editoriale di un teammadrelingua. Free Astronomy Maga- zine può pertanto essere considerato un valido strumento anche per quegli italiani che per vari motivi trovano utile unire astronomia e lingua inglese, pensiamo ad esem- pio agli studenti dei licei scientifici o a chi, più in generale, svolge attività divulgative e didattiche in questo settore. E ora buona lettura o, se preferite, have a nice read! Michele Ferrara l’Astrofilo moltiplica i suoi lettori

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