l'Astrofilo maggio-giugno 2014

MAGGIO-GIUGNO 2014 CORPI MINORI ASTROFILO l’ quindi compatibile con i tempi di origine delle shergottiti. Considerando inoltre che un impatto in grado di formare un cratere così grande è atteso media- mente su Marte ogni 35-50 milioni di anni, diventa assai improba- bile l'esistenza di altri potenziali progenitori delle shergottiti, salvo dimostrare che anche impatti di gran lunga più modesti sono in grado di scagliare rocce nello spazio. Una coincidenza di tempi comunque non basta, occorre dimostrare anche una corri- spondenza mineralogica. Per perseguire que- sto obiettivo, il team di Werner ha analizzato i dati raccolti dallo strumento OMEGA (det- to anche Visible and Infrared Mineralogical Mapping Spectrometer) della missione Mars Express, e dallo strumento CRISM (da Com- pact Reconnaissance Imaging Spectrometer for Mars) della missione Mars Reconnaissance Orbiter. Grazie alle osservazioni effettuate da questi due spettrometri all'interno del Mo- jave Crater, nonché lungo e attorno al suo ampio bordo perimetrale, è stato possibile ri- levare la presenza di composti chimici che sono tipici delle shergottiti, come ad esempio pirosseni in generale e olivina in particolare. La corrispondenza fra le proporzioni e le ab- bondanze dei singoli composti sembrerebbe lasciare pochi dubbi sulla correlazione fra Mojave Crater e shergottiti. Di fatto quella struttura è l'unica in quanto a dimensioni, età e I pixel colorati sovrapposti a questa immagine del Mojave Crater mostrano le re- gioni dove gli strumenti OMEGA e CRISM hanno ri- levato le massime concentrazioni di pirosseni e olivina, compatibili per abbondanza con quelli contenuti nelle shergottiti. [C. Werner et al.] A fianco, sezione della shergottite Dar al Gani 476. [Steve Jurvetson]

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