l'Astrofilo aprile 2013

7 ASTRONAUTICA ASTROFILO l’ tiva privata, non dipendente da decisioni po- litiche, ma semplicemente dalle capacità e dai soldi di chi la intraprende. Quando a de- cidere è uno solo, tutto è possibile, nel bene e nel male. Che le società private abbiano ini- ziato a farsi largo nella corsa allo spazio è certificato dalle numerose iniziative av- viate negli ultimi anni, alcune coronate da pieno successo, come le missioni Dragon della SpaceX. Non meravi- glia, quindi, che qualcuno voglia tentare qualcosa di più clamo- roso, inviando esseri umani ben oltre l'orbita bassa terre- stre, nella quale siamo in- chiodati da oltre 40 anni, dopo l'ultima missione lunare del dicembre 1972. Se ci si accon- tenta di girare at- torno a Marte e di tornarsene subi- to indietro, esi- stono già tut- ta la tecno- logia e il know- how ne- c e s s a r i per farlo, è sufficien- te unire e- sperienze di- verse e finaliz- zarle a quello scopo. L'u- nica, vera, grande in- cognita è la reazio- ne degli astronauti alla durata complessiva del viaggio, 501 giorni, un pe- riodo mai rag- giunto continua- tivamente da nes- sun astronauta (il re- cord attuale è di Valery Polyakov, con 437 giorni) e soprat- tutto nemmeno mai ten- tato a grande distanza dalla Terra. Una perma- nenza così prolungata nello spazio, senza alcuna possibi- lità di essere soccorsi in caso di necessità, può creare problemi irrisolvibili. In quasi 17 mesi pos- sono insorgere malattie anche fa- tali, che potrebbero essere causate dalla lunga esposizione alle radia- zioni provenienti dal Sole e dallo spa- zio esterno. Sono ovviamente previste opportune schermature contro le radia- zioni, ma una minima contaminazione dell'astronave e dei suoi occupanti sem- bra inevitabile a lungo andare. Si stima che tra un rischio e l'altro esistano 10-15 probabilità su 100 che la missione vada a finire male per almeno uno dei passeggeri, numeri non certo confortanti. Rischio radiazioni e lunga convivenza in uno spazio angusto, sono due dei motivi princi- pali per cui Tito ha intenzione di scegliere un equipaggio composto di sole due persone, non più giovanissime, che si conoscono da lungo tempo e che hanno già dimostrato di L a versione “heavy” del razzo Falcon della SpaceX, illustrato qui a fianco, sarà quasi certamente il vettore che Tito utilizzerà per in- viare i suoi astro- nauti verso Marte. L’ogiva in cima al razzo con- tiene la navicella Dragon. [SpaceX]

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