l'Astrofilo aprile 2013

ASTRONAUTICA ASTROFILO l’ D ennis Tito è un ingegnere che tra la fine degli anni '60 e l'inizio degli anni '70 lavorò al Jet Propulsion La- boratory della NASA, contribuendo a pro- grammare le traietto- rie di alcune sonde Mariner. Già nel 1972 si era però allonta- nato da quell'occupa- zione per dedicarsi al mondo degli affari, attraverso la Wilshire Associates Incorpora- tion da lui fondata. E gli affari gli sono an- dati bene, visto che nei decenni successivi è diventato multimi- lionario. Fino al 2001 non era particolar- mente famoso, ma quell'anno la sua cele- brità fece un balzo decisivo a causa del fatto che per la “modica” cifra di 20 milioni di dollari acquistò un viaggio “all inclusive” un po' particolare: 8 giorni nello spazio, con trasferimenti tramite vettore russo Soyuz e soggiorno sull'International Space Station. Dennis Tito diventò così il primo turista spa- ziale, aprendo la strada a una limitata serie di facoltosi emuli (ora il “biglietto” costa circa 40 milioni di dollari!). Quello di Tito non era comunque solo un capriccio, era anche una sorta di perfezionamento, un test non fine a sé stesso, tanto che una volta tornato al mondo degli affari ha ini- ziato a mettere in cantiere un progetto tanto ambizioso quanto relativamente semplice: inviare un equipaggio verso Marte, col solo obiettivo di fare un “giro di boa” prima di tornare verso la Terra. Che un privato cit- tadino pianifichi u- na missione spazia- le che non esiste nemmeno nei pro- grammi più imme- diati delle maggiori agenzie spaziali del mondo è già di per sé sorprendente, ma ciò che più sorpren- de è che l'idea di Tito (vecchia per la verità di decine di anni) ha rilevanti probabilità di es- sere realizzata en- tro soli 5 anni! Un'utopia? Si di- rebbe di no, trat- tandosi di un'inizia- D ennis Tito è divenuto ce- lebre per essere stato nell’aprile del 2001 il primo turista spaziale. Qui sopra appare in una foto del 2003, mentre rac- conta la sua espe- rienza nel corso di una confe- renza. A sinistra lo vediamo invece a bordo della In- ternational Space Station, con i suoi compagni di av- ventura che lo guidano nei mo- vimenti a gravità zero. [NASA]