l'Astrofilo aprile 2013
35 SUPERNOVAE ASTROFILO l’ Anche se le possibili eccezioni non doves- sero avere un peso rilevante a quei fini, resta comunque impossibile confermare l'espansione accelerata dell'universo attra- verso le supernovae Ia fino alle massime di- stanze conosciute, e questo perché le nane bianche non esistono da sempre, anzi sono apparse verosimilmente in quantità solo di- versi miliardi di anni dopo il Big Bang, es- sendo esse il risultato finale dell'evoluzione di stelle di piccola massa e dalla lunga vita. E le vie alternative per studiare l'accelera- zione in epoche ancor più remote non sem- brano convincere tutti i ricercatori. Ma torniamo al residuo della supernova di Keplero, nel cui spettro oltre ad abbon- dare il ferro risulta anche una gran quan- tità di magnesio, elemento che non viene prodotto copiosamente durante le esplo- sioni stellari e che quindi doveva essere già presente nei paraggi del progenitore. Poi- ché le abbondanze di magnesio sono tipi- che di stelle che attraversano una fase evolutiva avanzata, viene naturale sup- porre che a rilasciarlo nello spazio sia stata una gigante rossa e che pertanto fosse proprio quest'ultima la compagna della nana bianca esplosa, piuttosto che una se- conda nana bianca. La presenza di una compagna di grandi di- mensioni spiegherebbe anche un'altra pecu- liarità del residuo in questione: il ferro, ul- timo elemento prodotto nella nucleosintesi stellare prima dell'esplosione, e quindi ap- portato nel residuo dal solo progenitore, è concentrato prevalentemente su un ver- sante della struttura nebulare. Secondo i ri- cercatori, quell'asimmetria altro non sa- rebbe che l’effetto dell'ombra lasciata dalla stella gigante, la quale a causa della piccola distanza dalla nana avrebbe assorbito parte della materia espulsa durante l'esplosione, ferro incluso (fatto peraltro già suggerito da precedenti lavori teorici). Lo scenario della supernova innescata dal trasferimento di materia da una gigante a una nana sembra insomma confermato. E pensare che negli ultimi anni era stato l'altro scenario, quello della fusione fra nane, ad entrare sempre più nelle grazie dei ricercatori. Ma che fine ha fatto la gigante rossa com- pagna del progenitore della supernova di Keplero? In poco più di quattro secoli non può essere andata molto lontano, per quanto sparata via dalla sua posizione ini- ziale. Trovarla dimostrerebbe definitiva- mente la dinamica di quell'evento, anche se tutto sommato non sembra indispensabile. È probabilmente più interessante capire se e quanto le differenze tra diversi eventi Ia possono influire sulla determinazione delle distanze cosmologiche. n R appresenta- zione di pura fantasia del tele- scopio per raggi X Chandra, mentre percorre la sua elongatissima or- bita attorno alla Terra. [Northrop Grumman Space Technology]
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