l'Astrofilo aprile 2013

SUPERNOVAE ASTROFILO l’ in altre regioni del guscio in espansione. Per quanto diversi nei presupposti, i due scenari hanno in comune che per rendere conto delle osservazioni di Chandra il residuo della supernova di Keplero non può trovarsi alla finora comunemente accettata distanza di circa 13 000 anni luce dalla Terra. Esso deve infatti trovarsi a 16 000-20 000 anni luce se è valido il secondo scenario, e addi- rittura a 23000 anni luce se è il primo sce- nario quello reale. Per capire quale dei due sia prefe- ribile, i ricercatori sono ricorsi al- l'analisi dello spettro X (il quan- titativo di raggi X prodotti a di- verse energie), che ha rivelato nel residuo la presenza di un'abnorme quantità di ferro, indice del fatto che l'esplosione è stata molto più energetica della media delle su- pernovae Ia . Questa peculiarità, non decisiva per poter discrimi- nare fra i due scenari, è utile per evidenziare come ancora una volta gli eventi Ia possano differire gli uni dagli altri. E questo non è un caso iso- lato, visto che lo stesso Chandra ne aveva già scoperto un altro nella Grande Nube di Magellano, a 160000 anni luce dalla Terra, assai più difficile da studiare per via della ri- levante distanza. Quante supernovae Ia fuori della media esplodono nell'universo? E come può la loro diversità influire sul loro comportamento fotometrico, tanto impor- tante ai fini della determinazione delle di- stanze cosmologiche? T ipico schema dell’esplo- sione di una su- pernova di tipo Ia : una gigante rossa riempie il proprio lobo di Roche e perde materia a favore di una nana bianca, la quale una volta supe- rato un limite cri- tico di massa esplode. L’onda d’urto incontra gas e polveri di- spersi preceden- temente dalla gigante rossa e si forma un residuo simile a quello della supernova del 1604. [ESO] S pettacolare video che propone gli ultimi istanti di vita della nana bianca prima dell’esplosione come supernova di tipo Ia . L’audio è pura- mente di corredo, in quanto nello spa- zio vuoto i suoni non si propagano.

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