l'Astrofilo aprile 2012
5 ASTROFILO l’ APRILE 2012 ASTROBIOLOGIA Comincia con l’osservazione della luce cinerea un nuovo filone di ricerca che porterà gli astronomi a riconoscere la presenza di forme di vita su altri pianeti. Tutto ruota attorno all’individuazione di alcuni biomar- catori tipicamente prodotti dalla vegetazione. S iamo piuttosto avvezzi, ormai, al susse- guirsi di sensazionali scoperte in ambito astronomico. Tuttavia, capita ancora di rimanere sorpresi da ricerche che producono risultati che vanno persino oltre le più spre- giudicate iperboli fantascientifiche. È il caso di un articolo pubblicato su Nature l’1 marzo 2012, nel quale alcuni astronomi riferiscono come osservando con un grande telescopio fuori dalla Terra siano riusciti a trovare indizi della presenza di vita su un pianeta. Detta così fa una certa impressione, eppure è tutto vero, anche se è il caso di precisare che quel pianeta è la stessa Terra. Lungi dall’essere una banalità, confermare la pre- senza di vita sul nostro pianeta osservando luce proveniente dallo spazio è un accadi- mento molto interessante, perché spiana la strada alla ricerca di vita extraterrestre. Ma da dove proviene quella luce? Quale og- getto celeste può inviarci informazioni sulla nostra biosfera? Due domande con un’unica risposta: la Luna. Il nostro satellite naturale non si limita a ri- flettere la luce che riceve dal Sole, riflette in- fatti anche quella in arrivo dalla Terra e così facendo ne restituisce una parte al mittente. Pur trattandosi sempre di luce solare, quella che dopo aver colpito la Terra rimbalza sulla Luna e torna verso di noi porta con sé infor- mazioni sugli elementi chimici incontrati nella nostra atmosfera e anche più in basso. Essendo, per intuibili motivi, la luce terrestre che raggiunge la superficie della Luna di gran lunga meno intensa di quella solare, per rilevarla è necessario osservare dove “non batte il Sole”, ovvero nella parte in ombra (quando c’è) del disco lunare.
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